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“Sono partita carica, come in ogni cosa”.
Elisa ha 34 anni e un figlio. Alle spalle due brutte esperienze. Durante la sua ultima relazione ha subito violenza psicologica dal compagno, che l’ha progressivamente isolata e ha voluto per lei una vita in casa.
“La cosa più difficile per me è stata, non pensando, dire ‘Prendo io e mio figlio e ce ne andiamo. Ma dove? Al parco con la tenda?’ Perché la cosa più difficile è dire ‘Basta, prendiamo una decisione’, per me che non prendevo mai decisioni e lasciavo sempre decidere gli altri”.
La sfida più grande per Elisa? Credere in se stessa e diventare autonoma economicamente. Qualche mese fa ha partecipato a un percorso organizzato a Torino con l’obiettivo di aiutare le donne a inserirsi o reinserirsi nel mondo del lavoro.
Così ha potuto riprendere in mano una vecchia idea: fare un po’ di esperienze lavorative nel campo della ristorazione per poi provare ad aprire un bar tutto suo.
“Il percorso è stato molto utile e la parte psicologica faceva proprio bene per imparare a credere in se stesse”.
Elisa dopo gli incontri di gruppo con altre donne, ha fatto un tirocinio in un bar e ora sta continuando con un corso di formazione professionale come barista.
“La cosa più bella? Riprendere in mano la mia vita. La sera torno a casa stanca, ma felicissima di aver ricominciato a lavorare”.