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Nonostante il ruolo cruciale che ricoprono all’interno dei rispettivi nuclei famigliari rurali, le donne contadine spesso non ricevono adeguato sostegno da parte delle istituzioni locali e nazionali, né sono sempre riconosciute come soggetti economici da coinvolgere nei programmi di sviluppo rurale, oltre a dover spesso affrontare discriminazioni nella proprietà ed eredità della terra.Si potrebbe dire che non è un caso, dunque, se la femminilizzazione dell’agricoltura è andata di pari passo con la femminilizzazione della povertà e con una decrescita degli investimenti pubblici nel settore agricolo.