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Riparte a Milano Lavoro di Squadra: formazione e sport per aiutare i giovani a rimettersi in gioco.



Al via il progetto di ActionAid rivolto ai NEET. In Italia quasi un giovane su quattro non studia e non lavora.

Lavoro di squadra riparte a Milano anche quest’anno. E dal mese di maggio punta ad aiutare almeno 30 ragazze e ragazzi NEET a rimettersi in gioco.
Il progetto, realizzato a Milano da ActionAid con il contributo di Z Zurich Foundation, si rivolge a giovani tra i 16 e i 25 anni che hanno smesso di cercare un lavoro e non stanno seguendo alcun percorso formativo, per coinvolgerli in un percorso che coniuga pratica sportiva, allenamento motivazionale, attività laboratoriali e career coaching. Aiutandoli a riacquistare fiducia in se stessi e sostenendoli nell’inserimento socio-economico, Lavoro di squadra vuole costruire un solido ponte verso la formazione e il lavoro per questi ragazzi che, per storia personale o contesto sociale, hanno smesso di cercare un’occupazione o hanno abbandonato precocemente gli studi.

Uno dei valori aggiunti di questa edizione è il coinvolgimento attivo dei dipendenti di Zurich Italia che, attraverso un percorso personalizzato di mentoring, supporteranno i partecipanti nell’individuare i propri punti di forza e di debolezza, aiutandoli a intraprendere le decisioni più corrette per il proprio percorso e futuro professionale.

Siamo orgogliosi di contribuire anche quest’anno al progetto ‘Lavoro di Squadra’ - ha dichiarato Federica Troya, Head of HR and Services per Zurich Italia - Gli ultimi dati sulla percentuale di ragazze e ragazzi NEET nel nostro paese sono allarmanti e collocano l’Italia fra i peggiori paesi dell’Unione Europea. Per questo Z Zurich Foundation ha deciso di dedicare il massimo impegno a questo progetto. I nostri mentor sosterranno ogni singolo partecipante verso un percorso individuale di consapevolezza, crescita, analisi delle proprie capacità e inclinazioni, affinché possa giungere in autonomia a decidere quale strada intraprendere per il proprio futuro”.

Le regole dello sport riflettono le regole della vita e del lavoro. I ragazzi dovranno imparare a lavorare in team per obiettivi e nel rispetto della diversità di ognuno dei compagni e degli avversari. Lo sport e il lavoro sono i due canali principali per l’inclusione sociale. La partecipazione a un progetto di tale impatto rappresenta per la Fondazione Adecco un’opportunità unica per offrire un percorso di crescita per i giovani partecipanti, con la consapevolezza che i vantaggi che ne deriveranno avranno un riflesso importante sulla loro vita futura”, ha spiegato Laura Ciardiello, Responsabile Progetti Fondazione Adecco per le Pari Opportunità.

“Progetti come Lavoro di Squadra dimostrano che, se inseriti in un contesto nuovo e motivante, le giovani e i giovani possono rivelare talenti e qualità che loro stessi non sapevano neanche di avere e ripartire più motivati e consapevoli - ha dichiarato Chiara Parapini, project manager ActionAid - Nelle passate edizioni, le partecipanti e i partecipanti hanno trovato nuove opportunità non solo in tirocini formativi o iscrizioni a corsi di formazione, ma anche nella partecipazione ad attività di co-progettazione territoriale nei propri quartieri, avvicinamento ad attività di volontariato o di attivismo civico”.

Lavoro di squadra, coordinato da ActionAid con la collaborazione di Fondazione Adecco per le Pari opportunità, le Associazioni sportive Ring of Life e Rugby Parco Sempione, l’associazione Olinda, Junior Achievement Italia e il contributo di Medici in Famiglia, prevede la realizzazione di due percorsi, ciascuno della durata di tre mesi (1° ciclo maggio-luglio; 2° ciclo novembre-gennaio). Le ragazze e i ragazzi selezionati parteciperanno gratuitamente al progetto che si articolerà tra percorsi personalizzati di self-empowerment per stimolare la voglia di fare e di apprendere, attività sportive come thai-boxe e allenamenti di rugby, che aiutano ad acquisire sicurezza nei propri mezzi, spirito di iniziativa e senso di appartenenza al gruppo, attività laboratoriali e incontri di orientamento formativo e lavorativo.

Lavoro di squadra è nato nel 2014. L’ultima edizione si è conclusa recentemente con successo: la quasi totalità (24 su 26) dei ragazzi che hanno concluso il percorso dei due cicli si è riattivata, trovando un lavoro o riprendendo gli studi. Altri stanno seguendo tirocini in aziende come Flex, Carrefour, il Mandarin Hotel e diversi ristoranti di Milano oppure corsi di formazione.

Secondo i dati Istat, in Italia si stima che i giovani NEET, 15-29enni non occupati e non in formazione, nel 2017 erano 2 milioni e 189mila (24,1%), quasi uno su quattro. La quota di NEET in Italia ha registrato un continuo aumento dall’inizio della crisi economica, raggiungendo il massimo nel 2014. Il valore dell’indicatore ha poi iniziato a scendere a partire dal 2015 in concomitanza con la ripresa economica ma resta ancora circa cinque punti superiore rispetto a quello del 2008 (19,3%). L’incidenza dei NEET è maggiore tra coloro che posseggono un titolo secondario superiore (25,5% nel 2017) e minima tra quanti posseggono un titolo terziario (21,4%) e più elevata tra le ragazze (26% contro il 22,4% dei ragazzi).

Per info:
Chiara Muzzi | Media Relations Manager | ActionAid Italia
+331 6676827 [email protected]
Daniela Biffi | Head of Content & Media Relations | ActionAid Italia
+347 2613441 [email protected]

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