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Inviata la memoria su Schema di codice dei contratti pubblici alle commissioni VIII di Camera e Senato Â
Ripristinare la Commissione Nazionale Dibattito Pubblico, un organismo autorevole e indipendente, indispensabile per supportare e monitorare il corretto svolgimento dei Dibattiti Pubblici, ed introdurre le necessarie modifiche affinchĂ© il Dibattito Pubblico torni ad essere realmente un percorso di informazione e coinvolgimento trasparente, inclusivo, aperto a tutte le persone interessate, da svolgersi con tempi e modalitĂ adeguati ad approfondire tutte le questioni e attivare un confronto dialogico e argomentato tra i diversi punti di vista. Â
Sono queste le richieste inviate dall’Osservatorio civico PNRR, in collaborazione con altre organizzazioni della societĂ civile, alle ottave Commissioni Ambiente della Camera e Senato in una memoria volta a richiedere modifiche urgenti al nuovo Schema di riforma del Codice dei contratti pubblici che le Commissioni, a seguito di specifica delega e dopo una serie di passaggi che hanno coinvolto il Consiglio di Stato e il Governo, stanno ora esaminando per apportare, nel caso, le dovute correzioni. Â
Il nuovo Codice rientra nelle cosiddette riforme abilitanti previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), atte cioè a garantire una piĂą efficace attuazione del Piano e prevista all’interno del delicato capitolo delle “semplificazioni”, con lo specifico obiettivo di realizzazione delle infrastrutture e… il rilancio dell’attivitĂ edilizia.  Â
La Legge Delega n. 78/2022 prevedeva, con specifico riferimento al Dibattito Pubblico, che i decreti legislativi contenenti il futuro Codice devono essere adottati con la finalitĂ di rendere le relative scelte maggiormente rispondenti ai fabbisogni delle comunitĂ e di rendere meno conflittuali le procedure decisionali. L’attuale proposta di Codice risulta però essere in controtendenza con i principi e i criteri direttivi fissati dalla legge di delegazione. Â
Seppur da tempo molti esperti e addetti ai lavori richiedessero a gran voce una riforma del codice, le cui procedure non hanno mai garantito un fluido ed efficace iter nella concessione e implementazione delle gare, lo schema inviato il 9 gennaio alle Camere, al di lĂ di ogni altra considerazione, rappresenta un notevole passo indietro in tema di partecipazione delle cittadine e dei cittadini nella materia degli appalti. Â
La nuova formulazione dell’art. 40 del Codice dei Contratti Pubblici prevede un deciso depotenziamento dell’Istituto del Dibattito Pubblico, trasformato da innovativo dispositivo di problem setting e progettazione attenta ai bisogni dei territori a mero adempimento burocratico per la raccolta di osservazioni online da svolgersi in 60 giorni ed aperta solo a «portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, che, in ragione degli scopi statutari, sono interessati dall’intervento» .Â
Per informazioni:Â Â Â Â Â Â Â
Ufficio Stampa ActionAid Italia
Paola Amicucci +39.3457549218 – [email protected]
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