Questo sito utilizza cookie tecnici per migliorare la tua navigazione e cookie di analisi statistica di terze parti. I cookie di analisi possono essere trattati per fini non tecnici da terze parti.
Se accetti di navigare in questo sito, acconsenti all’uso di tutti i cookie e, in particolare, per permetterci di usare cookie di profilazione per aggiornarti sulle nostre attività in maniera personalizzata.
Se vuoi saperne di più Clicca qui.
Gaza, raccolta fondi di emergenza di ActionAid. Link donazioni online
https://dona-ora.actionaid.it/emergenze-actionaid/?codiceCampagna=2023_AD_EMGGZ_CS
I bombardamenti intorno all'ospedale Al-Quds si sono intensificati, mettendo in pericolo la vita di centinaia di pazienti e degli oltre 12.000 sfollati che si sono rifugiati nei corridoi e nei cortili dell'ospedale. Questo ospedale è sotto costante bombardamento e i pazienti non possono essere spostati. Se gli viene tolto il supporto vitale, non sopravviveranno al viaggio verso sud. ActionAid è estremamente preoccupata per la sicurezza dei pazienti e del personale di Al-Quds.
Riham Jafari, Coordinatrice delle attività di comunicazione e advocacy di ActionAid Palestina, dichiara "È chiaro che gli ospedali non possono essere evacuati senza mettere in pericolo delle vite. Come possono le persone - come i neonati in incubatrice, gli anziani e le persone sottoposte a ventilazione meccanica - come si può pretendere di evacuare un ospedale che è sottoposto a continui bombardamenti? Come ci si può aspettare che i medici, che lavorano 24 ore su 24 per mantenere in vita i pazienti, seguano questi ordini?".
L'ospedale Al-Quds non è l'unica struttura sanitaria che ha subito intensi bombardamenti. Nel weekend l’Ospedale Al-Shifa e l'Ospedale Indonesiano nel nord di Gaza sono stati ripetutamente bombardati, causando danni alle strutture. Il Turkish Friendship Hospital, l'unico ospedale oncologico di Gaza, ha esaurito il carburante mettendo a rischio circa 2.000 pazienti oncologici.
Ieri 33 camion di aiuti che trasportavano acqua, cibo e forniture mediche sono entrati a Gaza attraverso il valico di Rafah. Di questo convoglio, solo 12 camion trasportavano forniture mediche per una popolazione di oltre 2 milioni di persone. Finora sono entrati a Gaza solo 117 camion di aiuti, nessuno di questi con carburante.
Riham conclude "Accogliamo con favore qualsiasi aumento degli aiuti a Gaza, ma è abbastanza chiaro che - tra l'escalation degli attacchi e l'aumento del numero di ospedali presi di mira negli ultimi giorni - gli aiuti che stanno arrivando non sono sufficienti e non possono nemmeno raggiungere gli ospedali perché le strade sono state distrutte. Ancora una volta chiediamo un cessate il fuoco in modo che gli ospedali e le macchine di supporto vitale possano continuare a funzionare".
Per informazioni: [email protected] / +39.3395030480
Paola Amicucci [email protected] / +39.3457549218
Daniela Biffi [email protected] /+39.3472613441
Ufficio Stampa ActionAid Italia
Alice Grecchi