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ACTIONAID: A NAPOLI CON SEEDS A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE A RISCHIO ESCLUSIONE
Seeds è raccontato l’intera settimana a L’Italia che fa di RAI2 alle 16.10: da oggi fino a venerdì 12 giugno le storie e i volti da Napoli di attivisti e volontari.
Dopo il primo mese di lavoro sono più di 250 persone raggiunte, e oltre 20 i volontari attivati con SEEDS, l’intervento di emergenza realizzato da ActionAid a Napoli, che da oggi alle 16.10 è protagonista del programma L’Italia che fa di RAI2 per l’intera settimana. Il progetto prevede l’aiuto a famiglie italiane e straniere in difficoltà e a rischio esclusione, spesso senza accesso ai sussidi statali. Persone colpite dalla crisi economica durante e dopo la pandemia che erano attive nel lavoro di cura (soprattutto donne), nella ristorazione e nel piccolo artigianato con contratti precari o rapporti di lavoro irregolari. SEEDS è sostenuto grazie ad una raccolta fondi per le attività di prima emergenza e per continuare a supportare le famiglie nella fase più acuta della crisi.
Attraverso l’impegno dei giovani attivisti e volontari, oltre ai generi alimentari a domicilio, sono state fornite guide informative multilingua sulla prevenzione dell’epidemia e sui servizi attivi sul territorio. Inoltre, il progetto sta dando sostegno ai piccoli produttori agricoli del territorio napoletano: grazie alla collaborazione con Slow Food frutta e verdura e prodotti alimentari di prima necessità sono acquistati direttamente dalle aziende agricole messe in crisi dalla pandemia. L’iniziativa, inoltre, sta usufruendo dei “Taxi Green Solidali”, un progetto avviato da Snam4Mobility, la società di Snam attiva nella mobilità sostenibile, e Wetaxi, l'app chiama taxi attiva in 22 città italiane. I Taxi Green Solidali sono veicoli alimentati a gas naturale, messi a disposizione per il primo mese dalla radiotaxi partner locale di Wetaxi e offerti gratuitamente da Snam per il trasporto di beni di prima necessità.
“Il lockdown ha cancellato migliaia di posti di lavoro invisibili e squarciato il velo che, soprattutto in città come Napoli, nasconde una quotidianità priva di garanzie e con scarse opportunità. Uomini e donne senza stipendio, ma con affitti e bollette da pagare, così come bambini e ragazzi privi degli strumenti minimi per usufruire della didattica telematica. Il progetto nasce dalla volontà di mettere in connessione comunità in diaspora, cittadine e cittadini italiani con un’intera fascia di popolazione invisibile alle istituzioni, anche per gli effetti nefasti del decreto sicurezza e immigrazione che ha complicato e talvolta reso impossibile l'accesso a servizi di base e diritti. Questa stessa popolazione resta esclusa dalle misure di sostegno emergenziale erogate dagli enti locali” spiega Daniela Capalbo, Responsabile ActionAid Napoli.
Il progetto è in collaborazione con Hamef Onlus, Associazione senegalesi di Napoli, Associazione Bellarus, Associazione Vivlaviv, The Italian Gambian Association, UNITI Campania e Slow Food Napoli. Un circuito di prossimità dal basso che mette in relazione realtà diverse ma accomunate dalle stesse necessità e dalla solidarietà. Un lavoro che continua anche nella fase di ricostruzione nel post-pandemia: sono 80 in totale i volontari e i beneficiari protagonisti della fase 2. Un impegno della rete sociale messa in campo da Seeds per raccogliere la voce collettiva della comunità e per portare le richieste formulate alla politica e orientare le misure economico-sociali durante la crisi.
Per donare e sostenere il progetto visita il sito: https://donaora.actionaid.it/coviditalia_seeds/
LE STORIE DALLE COMUNITA’ DELLA DIASPORA
Amadou Janha, volontario dell'associazione Gambiana.
Il virus è un nemico di tutti senza distinzioni di sesso, origine o status sociale. Abbiamo aderito a questo progetto (SEEDS) per fornire sostegno e solidarietà alle persone emarginate e a coloro che ne avevano maggiormente bisogno. Viviamo in momenti strani e complicati psicologicamente, socialmente, politicamente e globalmente, ma nonostante la complessità della situazione in cui viviamo, noi crediamo che quando combattiamo tutti insieme senza distinzioni possiamo vincere il virus e nessuno è al sicuro finché non siamo tutti al sicuro. Noi non portiamo solo pacchi alimentari, ma apriamo un dialogo, ascoltiamo le loro difficoltà, diventiamo davvero uniti perchè c’è chi non riesce a sopravvivere e con la nostra rete non si sente abbandonato. Quelli di noi che non possono fare direttamente i volontari però sono comunque coinvolti, ci siamo mobilitati tutti e dai grazie che riceviamo sappiamo che questo ha valore.
Tatsiana Pumpuleva presidente associazione BELLARUSS.
La mia riflessione durante la realizzazione del progetto è che siamo tutti uguali, che siamo tutte le persone che la mattina si alzano per vivere un altro giorno che ci regala il Signore, che dietro a quei numeri di telefono e quelli indirizzi della distribuzione scritte sulle pagine ci sono le persone vive che non sanno come devono far mangiare ai loro figli oggi. Che ogni rigo di quella tabella rappresenta una persona o a dirittura un’intera famiglia con 2 o tre figli piccoli che ognuno di loro ha una vita da raccontare, molto spesso una vita non molto facile con tante rinunce e tanti sacrifici qualche volta anche con la disperazione negli occhi, con la paura e diffidenza. Con una domanda negli occhi: “Ma è vero? Tu mi dai una busta piena di prodotti che mi aiutano a sopravvivere adesso senza niente in cambio? Ma esiste ancora la bontà dell’anima, l’altruismo? Allora c’è ancora la speranza? Possiamo fidarci della gente?”. E dopo la seconda – terza distribuzione, la gente comincia a fidarsi, ad aprirsi, a raccontarsi, ad avvicinarsi a te. E ti viene la gioia nel cuore, che con queste buste noi siamo distribuendo non solo gli aiuti di prima necessità, ma siamo restituendo alle persone la speranza ed il loro credere nel mondo, nelle persone, nella comunità ed umanità, nei valori universali che molti di loro hanno perso nel percorso della loro vita non facile. Si sentono più sicuri, più protetti e pronti a passare questa speranza, la bontà delle loro anime alle altre persone. È commovente! La rifarei ancora ed ancora questa esperienza, per contaminare tutto il mondo del voler bene alle persone, per portare la speranza nei cuori e nelle anime delle persone, per portare la fede a questo mondo che ogni uno di loro ha cominciato a perdere.
Per informazioni:
Dipartimento Comunicazione ActionAid Italia
Paola Amicucci +39.3457549218 – [email protected]
Daniela Biffi - +39 3472613441 - [email protected]