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Dopo il rinvio stabilito la settimana scorsa a poche ore dall’apertura dei seggi, domani sono previste le elezioni generali in Nigeria. Pur riconoscendo gli enormi sforzi fatti dall’INEC (Independent National Electoral Commission) nel mettere in pratica una serie di misure necessarie per realizzare elezioni democratiche, nei giorni scorsi abbiamo espresso preoccupazione per la decisione della Commissione, sottolineando che "le implicazioni del rinvio delle elezioni sull'economia dei cittadini, la sicurezza, l'istruzione e la reputazione del Paese sono enormi”.
In vista dell’appuntamento di domani, richiamiamo l’importanza di mettere al centro i diritti dei soggetti più vulnerabili: donne, bambini, persone con disabilità e giovani.
L’estrema povertà che colpisce larga parte della popolazione (due terzi degli abitanti vivono al di sotto della soglia di 1,25 dollari al giorno), secondo noi potrà essere sradicata solo se si privilegiano i diritti, la ridistribuzione delle risorse e la resilienza. Lo sviluppo del capitale umano è di vitale importanza per la crescita economica e dovrebbe essere il primo punto all’ordine del giorno di tutti i candidati.
Pertanto, chiediamo che i partiti si impegnino a realizzare una strategia e una chiara roadmap per lo sviluppo che affrontino le disuguaglianze e ad assicurare a tutti i nigeriani la possibilità di vivere in un paese democratico. In particolare, alla luce anche di un’analisi delle proposte dei principali partiti, raccomandiamo di: rafforzare la sicurezza del Paese; aumentare le risorse pubbliche e non centrare l’agenda per lo sviluppo solo sulle privatizzazioni, che in molte zone hanno portato solo all’aumento dei costi e non al miglioramento della qualità dei servizi; rendere più progressivo il sistema di tassazione del Paese e non incoraggiare la corsa al ribasso alla tassazione sulle imprese come strumento per attrarre investimenti; predisporre piani di preparazione alle emergenze; aumentare la trasparenza nella gestione delle finanze pubbliche; avviare un censimento della popolazione.
Nel Paese più popolato d’Africa, con 190 milioni di abitanti, sono più di 84 milioni i nigeriani chiamati al voto. Il Presidente uscente, Muhammadu Buhari (APC – All Progressives Congress), in lista per un secondo mandato, avrà come sfidante principale Atiku Abubakar, il candidato del (PDP – People’s Democratic Party), già vice-presidente dal 1999 al 2007.
Durante le elezioni saremo osservatori ufficiali in 12 stati e membri del Comitato direttivo del Nigeria’s Situation Room (SR). La SR gestisce una piattaforma composta da Associazioni della società civile che affrontano i temi della governance e delle riforme. Durante le elezioni, la SR fornirà una valutazione e analisi dei problemi che emergono e del loro impatto sul processo elettorale.