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Si pensa, spesso, che la povertà sia una cosa lontana, relegata nei Paesi dell’Africa e dell’America Latina. Ma non è così. La povertà in Italia è un’autentica emergenza. Un’emergenza contro la quale bisogna impegnarsi.
Dal 1 gennaio 2017, l’Italia sarà l'unico paese europeo a non avere una misura di supporto alle persone in povertà assoluta. ActionAid, insieme all'Alleanza contro la povertà in Italia, chiede a tutte le forze in campo di non far ricadere sui più deboli il peso di questo periodo di incertezza politica.
Dall’inizio della crisi, le persone in povertà assoluta in Italia sono aumentate del 155%:
La Grecia, che condivideva questo primato negativo con il nostro Paese, ha deciso di introdurre nel 2017 un sostegno pubblico a chiunque si trovi in tale condizione. Anche in Italia, nell’ultimo anno, sono stati realizzati significativi passi in avanti per colmare questa carenza. Vi hanno lavorato insieme il Governo e le principali forze parlamentari, di maggioranza e di opposizione.
L’Alleanza contro la povertà ha contribuito attraverso un’attività costante di sensibilizzazione, pressione e proposta grazie alla quale è iniziato un percorso parlamentare della legge delega per l’introduzione del reddito d’inclusione (REI).
Il REI dovrebbe rivolgersi a tutti i poveri, fornendo loro un contributo monetario, per affrontare le difficoltà economiche di oggi, insieme agli strumenti per costruirsi un domani migliore (formazione professionale, nidi per i figli, sostegno psicologico e così via, in base alle diverse esigenze di ognuno) introducendo finalmente nel nostro paese un sostegno rivolto all’insieme della popolazione povera.
Ma giunti quasi al traguardo rischiamo di vedere vanificati i passi in avanti compiuti, perché esiste il pericolo che vengano scaricate sulla parte più debole della società italiana le conseguenze negative dell’instabilità politica.
L’unico modo per evitarlo è che il Parlamento approvi – in tempi brevi – la legge delega e che sia predisposto il Piano nazionale contro la povertà, nel quale specificare tutti i passaggi attuativi da compiere per l’introduzione del REI.
Per questi motivi, l’Alleanza contro la povertà chiede, con un appello congiunto, al Presidente della Repubblica, del Consiglio dei Ministri, della CEI e ai Presidenti di Camera e Senato, che l’azione del Governo e del Parlamento che pongano tra le priorità la lotta alla povertà e a tutte le forze politiche di collaborare affinché si giunga in tempi rapidi ad approvare la legge delega di introduzione del reddito d’inclusione (REI) e a predisporre il Piano nazionale contro la povertà con un investimento tale da rendere i servizi territoriali realmente inclusivi.
Nata nel 2013, raggruppa 37 organizzazioni – tra realtà associative, rappresentanze dei comuni e delle regioni, e sindacati – che hanno deciso di unirsi per promuovere la costruzione di adeguate politiche pubbliche contro la povertà assoluta nel nostro Paese.
Una simile Alleanza non era mai stata costruita in Italia. La sua costituzione costituisce un segno tanto dell’urgenza di rispondere al diffondersi di questo grave fenomeno quanto dell’accresciuta consapevolezza, in tutti i proponenti, che solo unendo le rispettive forze e competenze si può provare a cambiare qualcosa.