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Secondo i dati ISTAT nel 2015 le famiglie italiane in condizione di povertà assoluta erano 1 milione e 582 mila: circa il 7,6% della popolazione italiana non ha quindi accesso a sufficienti risorse per soddisfare i propri bisogni fondamentali, con conseguenze anche sulla qualità e quantità di cibo consumato.
Per promuovere la sostenibilità e l’equità dei sistemi alimentari attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori del cibo, il Comune di Milano, nel 2015 ha adottato delle linee guida quinquennali (Food policy di Milano) per intervenire nella redistribuzione delle eccedenze alimentari.
È nato così il progetto “Povertà alimentare e food policy locali: percorsi di innovazione attraverso gli attori del cibo”, promosso da ActionAid, Forum Cooperazione e Tecnologia, BuonMercato, Coordinamento Genitori Democratici Lombardia e La Speranza Onlus, grazie al sostegno di Fondazione Cariplo.
L’area di intervento è il territorio corsichese (Buccinasco, Cesano Boscone, Corsico, Trezzano sul Naviglio, Assago e Cusago), dove, secondo i dati ISTAT, la percentuale di poveri è più elevata anche rispetto alla media dei comuni dell’intera area della Città Metropolitana di Milano.
Il progetto sarà presentato domenica 3 giugno nel quadro delle attività previste dall’iniziativa “Fiorisce la speranza di buon cibo per tutti”. Ha come obiettivo quello di innovare la filiera dell’assistenza alimentare, attraverso l’elaborazione di un modello che da un lato migliori la qualità del cibo e dall’altro coinvolga agricoltori, imprese, associazioni dell’assistenza alimentare e dell’economia solidale, enti locali e consumatori, in un sistema di welfare comunitario e di economia solidale in grado di rispondere alle esigenze delle famiglie più indigenti.
Il progetto garantirà ad almeno 30 famiglie che si rivolgono ai servizi d’assistenza un cibo adeguato dal punto di vista nutrizionale, culturale e ambientale.
“I partecipanti saranno i veri protagonisti – dichiara il coordinatore del progetto Roberto Sensi di ActionAid - Per costruire questo nuovo modello d’intervento si partirà infatti dalle loro esigenze e aspettative. Saranno coinvolti attivamente in incontri di educazione alimentare con cuochi e nutrizionisti, parteciperanno all’orto collettivo di BuonMercato e alcuni di loro potranno usufruire di una borsa lavoro per un’esperienza professionale all’interno di imprese agricole del Parco Sud. Inoltre, lavoreremo nelle scuole, con percorsi formativi per insegnanti e dirigenti, poiché il contrasto alla povertà alimentare parte anche dai bambini e dalle bambine, attraverso una corretta educazione al cibo”.
Al termine del progetto sarà organizzata un’assemblea in cui verranno restituiti ai partecipanti interessati i risultati del progetto e si getteranno le basi per l’avvio di un percorso partecipato verso la definizione di una politica alimentare condivisa insieme alle istituzioni del territorio, sull’esempio della Food Policy del Comune di Milano.