🍪 Policy

Questo sito utilizza cookie tecnici per migliorare la tua navigazione e cookie di analisi statistica di terze parti. I cookie di analisi possono essere trattati per fini non tecnici da terze parti.

Se accetti di navigare in questo sito, acconsenti all’uso di tutti i cookie e, in particolare, per permetterci di usare cookie di profilazione per aggiornarti sulle nostre attività in maniera personalizzata.

Se vuoi saperne di più Clicca qui.

Florencia fa cose

Content Creator

Partecipazione

Un mese, una parola: Partecipazione

“La libertà non è star sopra un albero

Non è neanche avere un'opinione

La libertà non è uno spazio libero

Libertà è partecipazione”

da La Libertà, Giorgio Gaber

“Libertà è partecipazione”: queste parole per me sono state folgoranti la prima volta che le ho ascoltate. 

Ero una ragazzina quando è successo, ma queste tre parole che uscivano dalla voce munifica di Gaber mi hanno permesso di capire facilmente un concetto davvero complesso e che ancora oggi fatichiamo a trasmettere. L’autodeterminazione, il cambiamento, la democrazia, il progresso, portano alla libertà degli individui, ma non esistono senza la partecipazione. 

E la partecipazione, perché sia davvero sinonimo di libertà, deve essere quella di tutte e tutti, deve abbracciare tutte le persone, soprattutto le fasce dei meno abbienti, degli ultimi, di coloro che non vengono mai ascoltati, quelli che non solo non arrivano “ai piani alti”, ma non riescono neppure ad entrare "nell’ascensore sociale”. Questo concetto, peraltro, è interpretato magnificamente dalla nuova campagna di ActionAid ME/WE, perché per far sì che da una moltitudine di singoli si arrivi a una moltitudine, a una comunità, è essenziale il coinvolgimento di tutti e tutte, senza distinzioni di alcun tipo.

Proprio per questo, e anche nel contesto degli Stati Generali di ActionAid, la tre giorni che si terrà a Bologna e che vedrà riuniti più di 250 interlocutori tra soci, attivisti, staff, ospiti provenienti da ogni parte del mondo e istituzioni, a confronto per riflettere insieme sugli scenari futuri, la mia parola del mese è "partecipazione". Una parola, mi permetto di dire, anche più orizzontale rispetto a un termine che si sta usando molto di più in questo periodo storico, ovvero "inclusione". Perché, laddove l’inclusione implica la volontà delle persone più privilegiate di includere nella conversazione anche quelle sottorappresentate, la partecipazione invece è popolare, arriva dal basso; non si include al tavolo, ma il tavolo lo si costruisce da capo, con altre premesse. Premesse di ascolto, di parità, di cooperazione, di solidarietà.

 

Biografia di Florencia fa cose

Argentina d’origine, veronese di adozione e “cittadina del mondo”, Florencia ha alle spalle un percorso eccezionale e pieno di svolte.
Classe 1988, due lauree e un master, dopo una carriera come digital manager nelle multinazionali della moda e nel lusso decide di cambiare vita; Florencia vive oggi a Milano, dove lavora come content creator, speaker, autrice, host di eventi, conduttrice radiofonica (è in onda tutti i pomeriggi su Radio Popolare) e televisiva, autrice e conduttrice di podcast e narratrice di audiolibri.
Poliedrica, ambiziosa e sempre in movimento, Florencia è un profilo unico e brillante: ottime doti comunicative, grande familiarità con i media e solide competenze nell'ambito della comunicazione digitale, che usa con dimestichezza e in modo critico. È spesso in prima linea per promuovere e diffondere tematiche sociali, tra cui la parità di genere, l’inclusione sociale, l’attenzione all’ambiente e la body positivity.

Segui il cambiamento
Lasciaci la tua email