Questo sito utilizza cookie tecnici per migliorare la tua navigazione e cookie di analisi statistica di terze parti. I cookie di analisi possono essere trattati per fini non tecnici da terze parti.
Se accetti di navigare in questo sito, acconsenti all’uso di tutti i cookie e, in particolare, per permetterci di usare cookie di profilazione per aggiornarti sulle nostre attività in maniera personalizzata.
Se vuoi saperne di più Clicca qui.
Content Creator
“Alimentazione” è la parola scelta per il mese di ottobre, importantissima non solamente per me, per le mie scelte, riflessioni, per la mia consapevolezza: è un concetto culturale, proprio perché il cibo è cultura, tradizione, accoglienza, consuetudine, racconta la storia dei popoli, racconta il nostro passato è sempre più racconta il nostro futuro.
Il mese di ottobre racchiude il World Food Day (16/10), e ActionAid Italia insieme al progetto Food Wave si è posta una domanda semplice solo all’apparenza: come immaginiamo la spesa del futuro? Io me lo sono chiesto spessissimo. Nel corso degli anni, maturando consapevolezza sui temi di sostenibilità ambientale e sociale, e grazie a delle riflessioni (talvolta dolorose) sull’etica e sulla morale, ho capito che tutte e tutti noi possiamo progettare un futuro migliore già solo a partire da un gesto così semplice come mangiare e acquistare beni alimentari.
Negli anni sono diventata vegana perché è la dimensione ideale per le mie esigenze, ma ci tengo a dire che un’alimentazione esclusivamente vegetale non sia l’unica via verso la sostenibilità; bisogna tenere conto della stagionalità dei prodotti, della reperibilità, della filiera di produzione, dei trasporti, tanti sono gli attori in gioco. Insomma, una persona può essere vegana ma può inquinare moltissimo, e non credo sia la soluzione più auspicabile! Penso invece che, al netto della nostra coscienza, in questo momento storico anche un’alimentazione onnivora può e deve impattare sempre meno - e non per forza essere più scomoda nel quotidiano. Esistono sempre più realtà di vendita di frutta e verdura salvate dallo spreco industriale, servizi di consegna spesa Carbon-neutral, produttori a filiera corta: se viviamo in un contesto sociale e geografico più privilegiato, possiamo rimettere in discussione anche quello che serviamo in tavola ogni giorno, e scegliere di conseguenza.
Io mi auguro che la collettività non finisca per mangiarsi il futuro, ma piuttosto inizi a mangiare con la consapevolezza che siamo ancora in tempo per creare un futuro migliore. Anche attraverso l’alimentazione. Buon World Food Month!
Argentina d’origine, veronese di adozione e “cittadina del mondo”, Florencia ha alle spalle un percorso eccezionale e pieno di svolte.
Classe 1988, due lauree e un master, dopo una carriera come digital manager nelle multinazionali della moda e nel lusso decide di cambiare vita; Florencia vive oggi a Milano, dove lavora come content creator, speaker, autrice, host di eventi, conduttrice radiofonica (è in onda tutti i pomeriggi su Radio Popolare) e televisiva, autrice e conduttrice di podcast e narratrice di audiolibri.
Poliedrica, ambiziosa e sempre in movimento, Florencia è un profilo unico e brillante: ottime doti comunicative, grande familiarità con i media e solide competenze nell'ambito della comunicazione digitale, che usa con dimestichezza e in modo critico. È spesso in prima linea per promuovere e diffondere tematiche sociali, tra cui la parità di genere, l’inclusione sociale, l’attenzione all’ambiente e la body positivity.