Oltre 1,3 milioni colpiti.
Aiutaci a portare cibo, cure e riparo subito.
Aggiornamento – 31 marzo
Dopo il terremoto di magnitudo 7.7 di venerdì, il Myanmar affronta una crisi umanitaria senza precedenti. Con almeno 2.056 morti confermati e oltre 3.900 feriti, il disastro ha aggravato una situazione già critica, in cui 20 milioni di persone avevano bisogno di aiuti umanitari e 3,5 milioni erano già sfollati a causa di conflitti e instabilità.
Le scosse di assestamento e l’instabilità della rete rallentano i soccorsi, mentre molte comunità restano senza elettricità da oltre 72 ore. Mandalay e Sagaing sono tra le più colpite, con edifici crollati, incendi e infrastrutture sanitarie devastate. Gli ospedali sono al collasso e mancano forniture mediche essenziali.
L’urgenza è garantire ripari adeguati, con molte comunità che ricorrono a materiali tradizionali come foglie di palma e bambù. Le organizzazioni locali coordinano i soccorsi, dando priorità a riparo, cibo, acqua e cure mediche. Tuttavia, gli aiuti provenienti dall’India arrivano troppo lentamente a causa di strade distrutte e difficoltà logistiche.
Jagat Patnaik, di ActionAid International, avverte: “Migliaia di vite sono state perse, le comunità sono isolate e le donne e le ragazze sono tra le più vulnerabili. Il tempo è cruciale per trovare sopravvissuti e portare soccorso.”
Dona ora per portare soccorso alle persone colpite!
L’emergenza in Myanmar
Il 28 marzo 2025 un violento terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito il Myanmar centrale. L’epicentro si trova a soli 17 km da Mandalay, una delle città più popolose del Paese. La scossa, avvertita anche in Thailandia, ha causato crolli, feriti e danni gravissimi alle infrastrutture. Tra le strutture colpite non mancano scuole, luoghi di culto, edifici pubblici e ospedali. L’ospedale più grande di Mandalay, con una capienza di 1000 posti letto, è crollato.
Le comunicazioni sono interrotte o fortemente danneggiate in molte aree.
I numeri dell’emergenza:
- Magnitudo: 7.7 (con aftershock di 6.4)
- Epicentro: 17,2 km da Mandalay
- Popolazione colpita da forti scosse: oltre 1,3 milioni
- Persone entro 50 km dall’epicentro: circa 3,1 milioni
- Città maggiormente colpite: Mandalay, Naypyidaw, Taungoo, Taunggyi e Sagaing
Siamo accanto alle comunità colpite
Lavoriamo in Myanmar dal 2000. Conosciamo bene questo Paese, i suoi territori e le sue fragilità. In questi anni abbiamo costruito una rete di oltre 3.000 giovani volontari e attivisti locali, formati per agire in contesti di emergenza. Anche ora, nonostante le difficoltà, siamo già attivi per raccogliere informazioni e organizzare i primi interventi umanitari.
Il nostro intervento
Negli anni abbiamo lavorato fianco a fianco con le comunità del Myanmar per rafforzare la loro capacità di affrontare crisi come questa. Abbiamo collaborato con le autorità locali per sviluppare strategie di preparazione ai terremoti, in particolare a Yangon e Mandalay. Abbiamo promosso l’accesso all’acqua pulita e a servizi igienici dignitosi, sostenuto giovani con programmi di formazione e leadership, lottato contro la violenza di genere e rafforzato la società civile locale. Questo lavoro di lungo periodo ci permette oggi di rispondere in modo rapido, coordinato e vicino alle persone colpite.
Ecco come ci muoveremo:
- Fase di emergenza: stiamo distribuendo kit alimentari, aiuti in denaro, kit igienici e materiali di prima necessità alle famiglie colpite.
- Fase di ripresa: aiuteremo le comunità a ricostruire rifugi, ripristinare l’accesso all’acqua e ai servizi igienici, e rilanciare le attività economiche locali.
Un terremoto in un Paese già in crisi
Il sisma colpisce una popolazione già duramente provata da conflitti, sfollamenti e insicurezza alimentare. Oggi in Myanmar oltre 20 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria. E ora, questa nuova emergenza aggrava una crisi già profonda.
Abbiamo bisogno di te. Ora.
Con il tuo aiuto possiamo garantire cibo, cure, riparo e dignità a chi ha perso tutto.
Dona ora per portare soccorso alle persone colpite!