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La vita durante la guerra di Yousef e di molti altri bambini come lui

Yousef ha dieci anni ed è stato costretto a lasciare la sua casa a causa della guerra. Con la sua famiglia ha cercato rifugio dapprima presso parenti, poi nelle scuole locali, e infine sono stati costretti a spostarsi verso sud.

Il trauma di ciò che ha vissuto durante la fuga gli ha fatto dimenticare gran parte del viaggio che li ha condotti fino al campo per sfollati, ma i suoi pensieri spesso tornano alla sua casa e al negozio di famiglia, entrambi distrutti dai bombardamenti. Sogna di poter tornare a scuola e di emigrare all’estero, nella speranza di sfuggire alle sofferenze che ha dovuto affrontare.

“Mi manca tutto. La nostra casa, il negozio… i miei amici, la scuola… La casa è stata bombardata, e anche il negozio.”

La vita in alloggi precari ha avuto gravi ripercussioni sulla sua salute. Yousef ha contratto l’epatite e soffre di gastroenterite, causata dalle pessime condizioni igieniche e dalla difficoltà di accedere a cibo e acqua pulita.

La storia di Yousef è indicativa delle crisi sanitarie che molti bambini sfollati stanno affrontando a causa del sovraffollamento e della mancanza di accesso all’acqua potabile e agli impianti igienico-sanitari.