Dico no ai matrimoni forzati
Sarmin, originaria del sud del Bangladesh, ha preso parte alla formazione organizzata dal forum giovanile di ActionAid Bangladesh a Dhaka, la capitale, nel 2016. Qui ha appreso a proposito di leadership femminista e dei pericoli del matrimonio precoce e forzato.
Quando è tornata nel suo villaggio, entusiasta di quanto aveva appreso, Sarmin ha organizzato un gruppo di giovani e ha cominciato a diffondere le informazioni che aveva appreso, sui diritti e la parità di genere e sui rischi di un matrimonio precoce.
Per ironia della sorte la reazione degli anziani del villaggio è stata dura. Hanno forzato il padre, già preoccupato dalle idee di Sarmin, a organizzarle un matrimonio. All’epoca aveva solo 16 anni.
Sarmin si è ritrovata rinchiusa nella casa di famiglia.
Fortunatamente è riuscita a contattare amici e insegnanti, che si sono mobilitati in suo soccorso.
Hanno parlato con i genitori di Sarmin e li hanno convinti a cancellare il matrimonio e lasciarla continuare a studiare.
Sarmin è riuscita a riprendere gli studi con l’obiettivo di diventare avvocata.
Ora si batte contro il matrimonio infantile, educando gli altri studenti sui pericoli di sposarsi troppo giovani e incoraggiandoli a continuare a studiare. Inoltre li aiuta a rivendicare il controllo dei loro corpi. Quando sarà più grande, spera di avere un lavoro governativo.
In Bangladesh il 52% delle bambine e delle ragazze è costretta a sposarsi prima dei 18 anni, anche se una legge nazionale lo vieterebbe.
Sensibilizzare e informare correttamente le comunità è fondamentale.
Unisciti a noi in questa lotta contro i matrimoni precoci e forzati.
Non sono spose sono bambine. Adotta a distanza e garantirai protezione e istruzione.
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