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Ilaria doveva essere una maestra. La passione per l’insegnamento è una tradizione familiare che la madre e il nonno, entrambi impegnati nelle scuole elementari, portano avanti.
Per lavoro, in realtà, Ilaria crea siti web. Ha trent’anni e una vitalità tale che non riesce a stare ferma, nonostante lei si definisca pigra: quando non è in ufficio, organizza eventi e nel tempo libero è un’autodidatta di fotografia.
A portarla in ActionAid è stata un’amica, Sara: era il 2012, e si è lasciata convincere a dare una mano, sfruttando il tempo libero per aiutare come poteva. È stato un colpo di fulmine inaspettato: in poco più di tre anni, Ilaria ha vagliato qualsiasi campo in cui opera ActionAid, intervenendo con la sua macchina fotografica e il suo sorriso contagioso sui progetti più disparati. Dal lavoro sul diritto a un’alimentazione giusta e sana, al lavoro sui diritti delle donne. Non c’è chiamata a cui Ilaria non abbia risposto con entusiasmo e prontezza, mettendo a disposizione le sue competenze e la sua passione.
Tra tutti, c’è un progetto che l’ha conquistata. Perché anche se Ilaria è nata a Chieti, vive a L'Aquila da undici anni, e si sente con ogni diritto aquilana: il suo impegno si consuma soprattutto qui oggi, con il progetto “Matteo fai scuola”, una campagna in cui Ilaria ha un ruolo e un impegno centrale.
I bambini aquilani hanno bisogno di una scuola vera, un luogo sereno in cui passare le proprie giornate, un rifugio da tutto ciò che hanno già passato. Ilaria ha ha sensibilizzato i cittadini aquilani per aderire alla petizione con cui ActionAid ha chiesto di ricostruire le scuole a L'Aquila, ha lavorato con i bambini e gli insegnanti per far valere i loro diritti.
Coniugando la sua bravura come educatrice e il suo amore per la propria città, Ilaria è diventata un punto di riferimento per L'Aquila: si preoccupa di formare i piccoli aquilani, perché crede che per ricostruire il paese si debba iniziare dalla generazione futura. Attraverso l’azione di ActionAid, ci racconta, "anche i più piccoli sono in grado di influire sulle decisioni delle istituzioni, facendo sentire le proprie ragioni su una città che è e sarà la loro".
È un lavoro su larga scala: coinvolge i bambini, ma anche i loro genitori e i loro insegnanti. Si fa tutto, si parla di tutto. Di comunità, di giochi, di scuola, di ricostruzione. Tutto questo lavoro ha dato i suoi frutti: finalmente, una scuola verrà ricostruita, e questo anche grazie a lei.
"Grazie a quello che sta facendo per L’Aquila e per tanti altri progetti, Ilaria va a dormire tranquilla, cosciente che nel suo piccolo ha dato un contributo. Ed è una bella sensazione l’idea che quel giorno, a prescindere da come sia andato, hai fatto qualcosa di giusto".
E tu, sei sicuro di aver fatto qualcosa di giusto oggi?