Si è da poco concluso l’anno scolastico più difficile di sempre.
Noi di ActionAid da molti anni lavoriamo con tantissime scuole sparse su tutto il territorio nazionale, fra cui il Liceo Tommaso Gullì a Reggio Calabria – dove Francesco Praticò è dirigente scolastico – che partecipa a OpenSpace, il nostro progetto contro la povertà educativa.
Fare scuola in emergenza
“Il periodo di emergenza che, nostro malgrado, abbiamo affrontato negli ultimi mesi, ci ha posto davanti nuove e importanti sfide che hanno coinvolto necessariamente tutte le componenti la comunità scolastica” commenta il dirigente scolastico Francesco Praticò. “Sono stati mesi difficili, di grande incertezza e anche di confusione normativa. Tuttavia, la nostra scuola ha reagito con grande senso di responsabilità, dimostrando da subito sensibilità rispetto alle dinamiche in atto e particolare attenzione al benessere dei ragazzi e ai bisogni delle famiglie. D’altronde riteniamo che questo sia uno dei compiti imprescindibili di una comunità educante”.
Le parole di Francesco rendono merito allo sforzo portato avanti dai docenti e dal personale, che ancora una volta mostra il ruolo primario e positivo che la scuola è chiamata a svolgere.
“Credo che la scuola abbia saputo dare risposte importanti, forse al di sopra di ogni aspettativa, ad una società che troppo spesso non le riconosce dignità e meriti. Gli studenti hanno vissuto con sofferenza il distacco improvviso dalla vita scolastica, costretti a vivere una realtà di reclusione forzata. È emerso subito, da parte loro, il bisogno di riallacciare le relazioni con i propri coetanei ma anche con i loro insegnanti che, in un contesto così nuovo e imprevedibile, apparivano come punti di riferimento importantissimi per non perdere la fiducia in sé stessi e nel loro futuro, e la speranza di poter costruire insieme una dimensione di vita che si avvicinasse il più possibile alla normalità.
Certamente i limiti del lavoro fin qui svolto sono tanti, se confrontati con quella ricchezza di forme, di opportunità, di esperienze che può esprimersi solo nella quotidianità del vissuto scolastico reale. Ciononostante, possiamo affermare con soddisfazione che in un contesto di disorientamento generale, i docenti hanno saputo reinventare con grande umanità il loro delicatissimo ruolo di guide educative, e le testimonianze delle famiglie e le attestazioni di stima e gratitudine rivolte alla scuola in più occasioni ci confortano nella certezza di avere ben operato” conclude.
Le nostre attività
Noi di ActionAid in questi mesi, seppur in modalità e-learning, abbiamo proseguito con due attività, programmate in collaborazione con l’I.C. Montalbetti: il laboratorio “E tu di che talento sei?” e il percorso “Impresa in azione”.
Il primo intervento si è posto l’obiettivo di contribuire alla costruzione di capitale, ridurre la dispersione scolastica e prevenire il fenomeno NEET (i giovani che non studiano e non lavorano).
Il percorso Impresa in azione è, invece, un programma di educazione imprenditoriale, che abbiamo rivolto a due classi del terzo anno. È un intervento riconosciuto come forma di Alternanza Scuola-Lavoro dal MIUR, che offre un’esperienza professionalizzante a stretto contatto con le aziende e il mondo esterno alla scuola. Le classi partecipanti costituiscono delle mini-imprese a scopo formativo e ne curano la gestione, dal concept di un’idea al suo lancio sul mercato.
In questi giorni ci siamo inoltre attivati, con il Forum Disuguaglianze Diversità di cui facciamo parte e altre otto reti della società civile, per chiedere maggiore attenzione e investimenti per il sistema scolastico, fondamentale per la ripartenza del Paese. Qui le nostre richieste