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61.000. Questo è il numero delle case che sono andate completamente distrutte a causa dell’ultimo terremoto che ha colpito Haiti, il 14 agosto del 2021. Altre 76.000 hanno subito danni rilevanti. In questi luoghi vivevano migliaia di famiglie che ora si trovano senza un rifugio e senza più nulla di quello che possedevano. Tra queste, c’è Felix: 44 anni, 4 figli, durante il terremoto è riuscita a salvarsi ma la sua casa è crollata completamente. Nessuno della sua famiglia è rimasto ferito, ma improvvisamente la sua vita è andata perduta.
In questo momento ad Haiti manca tutto: non c’è acqua, non c’è cibo, e Felix non ha a disposizione neanche dei vestiti di ricambio per lei e i propri figli. “Tutto ciò che possedevo è sotto le macerie. Il giorno prima del terremoto avevo anche comprato quello di cui avevo bisogno per il mio piccolo ristorante. Ora è tutto perduto sotto i detriti”.
Felix è fuggita con i suoi quattro figli alla prima scossa, e da allora vivono in strada davanti alla loro casa, sotto un rifugio di fortuna. Non può allontanarsi troppo, perché ha paura che possano rubare le sue cose scavando tra le macerie. È una condizione “devastante e deprimente” per dirla con le sue parole. “È veramente triste trovarmi al lato della strada dopo tutti gli sforzi che ho fatto in questi anni per migliorare le condizioni della mia vita e di quella dei miei figli”.
Anche prendersi cura dei bambini è difficile, ovviamente. Dormire in strada non è sicuro. “Mi sento esposta a ogni tipo di aggressione”, continua, “e il mio cuore si è spezzato quando mio figlio mi ha detto che avrebbe voluto tanto dormire ma non aveva un posto sicuro dove farlo”.
Al momento Felix e i suoi bambini stanno condividendo un piccolo rifugio con altre due famiglie del quartiere. È uno spazio danneggiato, ma che almeno li protegge dalla pioggia. Ma non dal freddo.
Nella zona dove viveva Felix, inoltre, c’è una grave carenza d’acqua. A causa del terremoto, tutti i bacini hanno iniziato a perdere e gran parte delle riserve idriche sono andate perse, o si sono sporcate diventando inutilizzabili. Le abbiamo chiesto di cosa ha bisogno: “Acqua, kit di igiene, coperte, cibo, teloni impermeabili, soldi per ricostruire le case, legno per creare un riparo sicuro”.
Con ActionAid Haiti stiamo monitorando la situazione nelle zone più colpite di Jeremie e Les Cayes, portando supporto psicologico e voucher per le spese di prima necessità, oltre ovviamente a cibo, acqua, kit igienici e dispositivi di protezione per prevenire i contagi da Covid-19. Attualmente abbiamo raggiunto un totale di 10mila famiglie con i programmi di sicurezza alimentare.