Dall’Afghanistan a Napoli: Il Viaggio di Fatima e Hafiza
Fatima e Hafiza sono due sorelle afghane di 22 e 19 anni che abbiamo conosciuto grazie al progetto Dialect2, di cui sono mediatrici insieme ad altri ragazzi e ragazze, come Mattia e Bruno, due giovani che avevano partecipato alla prima edizione di Dialect. Vivono da due anni a Napoli, frequentano l’università e studiano rispettivamente medicina ed economia aziendale. Sono arrivate in Italia con il processo di evacuazione dopo il 15 agosto 2021, grazie alla sorella maggiore che collaborava con una organizzazione italiana, in seguito alla caduta di Kabul da parte dei Talebani che hanno imposto leggi restrittive per le donne e le ragazze, impedendo loro di studiare, di lavorare, di frequentare luoghi pubblici o di muoversi liberamente.
Qui a Napoli vivono in una residenza universitaria dove hanno trovato un ambiente accogliente e aperto, dove hanno fatto amicizia e dove stanno iniziando a costruire il loro futuro.
L’importanza del progetto Dialect2
Grazie al progetto Dialect2, dopo un corso di formazione sono diventate mediatrici. Questo lavoro permette loro di sentirsi un ponte tra adulti e adolescenti, ma anche tra lingue e culture diverse, essendo protagoniste e parte attiva del successo del metodo Football3. Hanno quindi un ruolo cruciale nel progetto in quanto rappresentano delle figure di fiducia per i ragazzi e le ragazze, che guidano verso una strada di rispetto e inclusività.
Il progetto le aiuta a integrarsi nella società italiana e a crescere professionalmente e personalmente. I bambini e gli adolescenti con cui lavorano migliorano ogni giorno di più, diventando più rispettosi e socievoli, grazie al rispetto che a loro volta provano per le due sorelle che, con il loro approccio sereno, calmo e non autoritario, riescono a coinvolgere tutti e tutte nelle attività del progetto.
Nel loro tempo libero praticano anche karate, come facevano in Afghanistan, tuttavia, incontrano delle difficoltà legate alla mancanza della cittadinanza italiana, che impedisce loro per ora di partecipare a gare ufficiali.
I loro desideri per il futuro
Pur sapendo che la situazione in Afghanistan è pericolosa, specialmente per le donne, Fatima e Hafiza mantengono vivi i loro sogni di un futuro migliore. Fatima desidera diventare un cardiochirurgo e costruire un ospedale con sedi in Italia e Afghanistan, per poter offrire cure mediche avanzate anche nel loro paese d’origine. Hafiza, invece, aspira a diventare un’economista e a sviluppare progetti economici che possano aiutare l’Afghanistan a risollevarsi.
Il futuro di Fatima e Sahar è ancora in divenire, ma la loro determinazione e il loro impegno le guidano verso un domani migliore. Nonostante la lontananza dalla famiglia rimasta in Afghanistan, le sorelle sono determinate a costruire una vita significativa in Italia, senza mai perdere di vista il sogno di poter un giorno tornare a casa e contribuire alla rinascita del loro paese.
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