“Ogni donna ha il diritto di prendere le sue decisioni”
Il Bangladesh è uno dei Paesi più popolosi al mondo: basti pensare che nella sola capitale Dacca vivono 19 milioni di persone. Nonostante stia facendo registrare una leggera crescita economica, nella Nazione vivono ancora 30 milioni di poveri e quasi 25 milioni di persone sono malnutrite.
La storia di oggi ci arriva da Fatema, una donna che è entrata a far parte dei nostri Reflection Action Circle gestiti da ActionAid Bangladesh e mirati a favorire l’empowerment femminile. Fatema aiuta attivamente a realizzare il cambiamento nella sua comunità, avviato in primo luogo dentro sé stessa.
Bangladesh: una nazione in difficoltà
Il Bangladesh è un Paese che soffre a livello politico, ambientale ed economico. Le frequenti catastrofi naturali si affiancano alla situazione difficile di tante persone che vivono sotto la soglia di povertà, e all’analfabetismo che riguarda oltre 20 milioni di persone.
Sono le donne a soffrirne maggiormente le conseguenze: la maggior parte delle bambine non conclude la scuola primaria ed è spesso coinvolta nei matrimoni precoci, una pratica legata alle tradizioni ma anche alla mancanza di denaro e formazione delle famiglie di provenienza.
È dal 1983 che noi di ActionAid ci troviamo in Bangladesh. Negli anni, abbiamo raggiunto migliaia di persone, tra cui oltre 8.100 donne, che abbiamo sostenuto con opere di empowerment e contributi di vario genere per garantirne la rinascita. Tra queste azioni ci sono stati il riconoscimento del lavoro di cura non retribuito, le opere per portare a tutte più formazione e servizi, la costruzione di un centro per i figli delle donne imprenditrici, e l’istituzione di spazi pubblici più sicuri per le donne.
L’empowerment femminile per Fatema
Fatema ha partecipato a queste attività, entrando a far parte del team dei nostri Reflection Action Circle: gruppi organizzati di donne, che lavorano per sensibilizzare la propria comunità sulle tematiche che riguardano l’indipendenza delle donne e delle bambine, i propri diritti e le proprie capacità.
“Da quando partecipo ai Reflection Action Circle di ActionAid, è cambiato tutto. Prima non capivo molto di ciò che succedeva, ma ora riesco a comprendere meglio come posso cambiare la società, me stessa e la mia famiglia. E c’è ancora moltissimo che devo fare e scoprire”.
Fatema ha iniziato a guadagnarsi da vivere facendo la sarta. Grazie a questo lavoro, ha ottenuto l’indipendenza economica, un passo che è stato l’inizio di tutta la sua nuova vita. Mettendo qualcosa da parte, Fatema ha conquistato molto di più di un piccolo tesoro: ha accresciuto la sua forza personale, ha trovato il suo posto nel mondo e ha iniziato a prendere decisioni in autonomia.
“Se le donne non hanno un guadagno personale, non hanno la libertà di decidere per sé stesse. Prima, semplicemente, io non lo sapevo”.
La sicurezza economica è in grado di cambiare ogni status quo. “Prima, mio marito e tutto il resto della società non mi davano alcun valore”, spiega Fatema. E questo stava per avere delle conseguenze non solo sulla vita della donna, ma anche su quella di sua figlia: i soldi non bastavano più per mandarla a scuola, e questo – in Bangladesh come in altri luoghi del mondo – si traduce spesso in matrimoni combinati all’interno della comunità.
“Mio marito voleva che mia figlia facesse come tutte e smettesse di studiare dopo la scuola primaria. Aveva deciso di darla in sposa, come le altre bambine del villaggio”. Ma fortunatamente non è andata così, perché Fatema ha iniziato a pagarle da sola le spese scolastiche.
“ActionAid Bangladesh ha portato tanti cambiamenti all’interno della mia comunità e io li voglio ringraziare. Penso che ogni donna abbia il diritto di prendere le proprie decisioni, e per farlo deve essere economicamente libera”.