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Il suo nome è Fanta. Vive in Gambia, a Sinchu Alagie, nel distretto Est di Niamina. Ha 48 anni e otto figli, due femmine e sei maschi. Fanta è una donna coraggiosa che è sopravvissuta a episodi di violenza domestica, ha preso la sua esperienza e l’ha messa a disposizione per aiutare altre donne come lei. In occasione della Festa della Mamma 2021 vogliamo raccontare la storia di questa donna e mamma che è riuscita a rialzarsi più forte di prima, perché è la dimostrazione di come sia possibile passare dall’aver subìto violenze domestiche a diventare parte di un cambiamento strutturale nella propria società.
In Gambia le donne sono soggette a forti discriminazioni di genere. Nonostante esistano leggi che le proteggono, c’è un grave divario legato soprattutto alle realtà rurali, dove spesso non c’è accesso all’istruzione. Qui, le donne e le ragazze sono sottoposte a violenze: mutilazione dei genitali, maltrattamenti domestici, mancanza di controllo dei propri beni – inclusa la terra che coltivano – esclusione dai processi decisionali, violenza sessuale e molte altre cose che, in queste società, sono spesso “condonate”.
Il nostro supporto in comunità come questa, nel distretto di Niamina ma non solo, ha due obiettivi: rendere le donne come Fanta consapevoli dei propri diritti e del proprio potere, e dar loro la possibilità di usare quest’ultimo anche per il bene delle altre donne.
“Sono un’agricoltrice e imprenditrice. Sono organizzatrice del Group Juboo, un’associazione del nostro villaggio. Sono anche membro del comitato per lo sviluppo del villaggio, del Tribunale locale, e presidente del Mothers’ Club e dell’Arabic School. Ho beneficiato di diversi progetti di formazione di ActionAid su questioni di genere e diritti umani, incluso il Women’s Act. Sono stata formata anche sull’agricoltura sostenibile resiliente al clima e sull’impatto del cambiamento climatico”.
La vita che donne come Fanta si trovano ad affrontare è frutto della mancanza di formazione specifica su quali siano i diritti delle donne. “Prima dell’intervento di ActionAid stavo affrontando molti problemi e non ero a conoscenza di tantissime cose. Ero convinta che il mio ruolo come donna fosse limitato ai lavori e alle faccende domestiche”.
Con il nostro aiuto, Fanta ha scoperto un mondo di possibilità. E altre ragazze, donne e mamme insieme a lei.
“Prima, le persone mi chiamavano per coltivare i loro campi a giornata. Quando mi pagavano (0,48$), usavo quei soldi per comprare del cibo per la mia famiglia. Avevo un campo, ma non avevo gli attrezzi per lavorarlo: non potevo fare altro che aspettare che i raccolti degli altri fossero pronti per poter usare i loro utensili.
“Quando ho perso il mio primo marito, la vita si è fatta ancora più dura per me e i miei figli. Non potevo farcela da sola. Il fratello minore del mio defunto marito mi ha sposata e mi ha portata nella sua casa, insieme alle altre sue due mogli. È stato un periodo davvero difficile: venivo picchiata e insultata. Ricevevo anche minacce di morte”. A causa delle violente percosse da parte di uno dei figli del consorte, Fanta è svenuta e ha subìto una lesione a un occhio. Suo marito sembrava non potesse fare nulla per porre fine agli abusi da parte del figlio e delle altre mogli.
“Poi, un giorno, ho ricevuto un invito: ero stata selezionata per diventare parte del programma di formazione di ActionAid contro la violenza sulle donne”.
L’abbiamo supportata così, mostrandole che quella non doveva essere per forza la sua vita. Nello specifico, abbiamo selezionato Fanta per farla entrare nel gruppo di donne locali da includere all’interno del Tribunale del distretto, le abbiamo fornito corsi di formazione e di comunicazione efficace per diffondere consapevolezza alle comunità riguardo ai cambiamenti climatici e ai diritti delle donne. Abbiamo dato a Fanta, infine, la possibilità di diventare autonoma economicamente, aspetto indispensabile per potersi ricreare una vita, fornendole gli attrezzi per coltivare la sua terra.
“Dopo aver seguito i corsi e aver ricevuto gli attrezzi, ho riportato i miei figli alla fattoria. Abbiamo sofferto per un po’, finché non ho avuto il coraggio di chiedere al capo del villaggio (Alkalo) di darmi la terra e la possibilità di costruirmi una casa dove ora vivo insieme ai miei figli”.
Ad oggi, Fanta non lavora per nessuno tranne che per se stessa.
“Quando sono stata selezionata per entrare in Tribunale avevo molta paura perché nessuna donna era mai stata lì, ma ActionAid mi ha dato il coraggio e la sicurezza di accettare e ora sono una delle consulenti del capo”.
Il nostro obiettivo, e quello di Fanta, è fare in modo che le donne vengano trattate giustamente. E questo è uno dei motivi per cui il numero di donne in difficoltà, nella sua e in altre comunità dove interveniamo in Gambia, è diminuito: le violenze e gli abusi, che prima venivano “risolti” in famiglia, oggi vengono sempre più spesso giudicati in base alla legge. e le donne vengono supportate nel loro percorso verso l'indipendenza economica.
Cambiare gli equilibri di potere è possibile. Attraverso il coinvolgimento diretto delle donne in una comunità non si porta solo sostegno, ma si favorisce una trasformazione nel modo di pensare di tutti. Questo è l’empowerment: un motore che, una volta avviato, è praticamente impossibile da fermare.