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Forti piogge costringono le persone a tornare nelle case danneggiate dal sisma a rischio crollo  

ActionAid lancia l’allarme per la diffusione di malattie trasmesse dall’acqua a causa della grave mancanza di servizi igienico-sanitari. Nella zona del lago Inle, 600 persone condividono un solo bagno in un monastero.  

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Inaspettate piogge torrenziali hanno aggravato la situazione estremamente grave in cui si trovano intere famiglie rimaste senza casa dopo il terremoto in Myanmar del 28 marzo, costringendo le persone a rischiare la vita cercando rifugio in edifici danneggiati.  

Il terremoto ha distrutto circa 1.853 edifici e ne ha danneggiati oltre 2.290 nelle regioni più colpite di Mandalay e Sagaing. Migliaia di persone che hanno perso le loro case stanno dormendo all’aperto o in rifugi improvvisati – spesso utilizzando solo teli di plastica – che offrono scarsa protezione contro le piogge monsoniche.   

ActionAid lancia l’allarme per la diffusione di malattie trasmesse dall’acqua, come il colera e la diarrea, che rappresentano ora una seria minaccia a causa della grave mancanza di servizi igienico-sanitari. Nella zona del lago Inle, dove migliaia di persone sono state costrette a vivere su barche dopo il crollo delle loro case nel lago, i team umanitari locali partner di ActionAid hanno riferito che circa 600 persone condividono un solo bagno in un monastero.  

Aung Min Naing, direttore del programma di Future Light Youth Development Organisation, una delle associazioni con cui lavora ActionAid a Sagaing racconta: “La pioggia battente è un secondo disastro per migliaia di famiglie che hanno perso tutto nel terremoto. Molte persone hanno dormito all’aperto su stuoie, con i pochi oggetti che sono stati in grado di salvare. Ora che le tempeste sono iniziate, dove dovrebbero andare? I rifugi di bambù che abbiamo costruito sono stati progettati per offrire ombra dal calore intenso – non per resistere a piogge di questa intensità. I teloni sono stati strappati dal vento, e la gente non ha un luogo asciutto dove andare. Alcuni si rifugiano persino in edifici danneggiati che potrebbero crollare in qualsiasi momento”.    

Jagat Patnaik, responsabile per la regione Asia di ActionAid, afferma: “Il rischio di malattie sta crescendo rapidamente. Le forti piogge minacciano di contaminare le sorgenti d’acqua e sopraffare i sistemi igienico-sanitari, aumentando il rischio di infezioni come colera e diarrea. È urgente intervenire per migliorare le condizioni igieniche prima che la situazione diventi ingestibile. I nostri partner stanno lavorando il più rapidamente possibile per costruire rifugi più sicuri e resistenti alle tempeste, e per fornire acqua potabile e servizi igienici. Ma con piogge ancora più intense previste nei prossimi giorni, i bisogni stanno crescendo di ora in ora. Abbiamo bisogno di fondi urgenti per supportare le organizzazioni che operano in Myanmar. Rivolgiamo un appello alla comunità internazionale affinché faccia tutto il possibile per prevenire ulteriori vittime in questo dramma umanitario”.  

ActionAid dalle prime ore post sisma è impegnata in Myanmar con le organizzazioni locali di Mandalay, Sagaing e Inle Lake per fornire cibo d’emergenza, acqua potabile e rifugi sicuri alle comunità più colpite. Ha lanciato un appello per raccogliere fondi a sostegno di questi interventi.  


Per informazioni:     
Ufficio Stampa ActionAid

Alice Grecchi +339.5030480 – [email protected]   
Claudia Bruno +39.3311336562 – [email protected]   
Paola Amicucci +39.3457549218 – [email protected]      

 

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