ActionAid “Siamo pronti per portare nuovi aiuti ai nostri team dentro la striscia”
Riham Jafari disponibile per interviste
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ActionAid dichiara: “Quindici mesi di violenza e orrore inimmaginabili hanno trasformato Gaza in un inferno sulla terra. L’accordo di oggi per fermare le ostilità porterà un po’ di tregua alla popolazione stremata di Gaza, ma non potrà sostituire un cessate il fuoco permanente che rispetti i diritti dei palestinesi a determinare il proprio futuro. Siamo pronti per portare nuovi aiuti ai nostri team dentro la Striscia. La comunità internazionale deve esercitare la massima pressione su tutte le parti per ottenere urgentemente una fine duratura di questa guerra e sul governo israeliano per porre fine alla sua occupazione illegale del territorio palestinese. Il governo israeliano deve essere ritenuto responsabile di tutte le violazioni del diritto internazionale umanitario e rispettare i procedimenti in corso da parte dei tribunali internazionali per l’accusa di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità”.
“L’offensiva brutale e implacabile dell’esercito israeliano ha lasciato oltre 46.000 morti, decine di migliaia con ferite che avranno un impatto permanente sulla vita delle persone e trasformato gran parte di Gaza in una terra desolata, con più di due terzi degli edifici distrutti. Un cessate il fuoco non riporterà indietro le centinaia di migliaia di case distrutte, né le intere città cancellate dalla mappa, quindi gli sforzi di ricostruzione devono iniziare ora per fornire urgentemente un rifugio alle migliaia di palestinesi senza tetto e sfollati attraverso la striscia”.
“Quando la tregua entrerà in vigore, tutti gli sforzi dovranno essere rivolti a rispondere alle sconcertanti necessità umanitarie di Gaza, dove le persone stanno morendo di fame e i bambini stanno congelando a morte. Gli aiuti – in particolare cibo nutriente, acqua pulita, ricoveri, medicinali e carburante – devono essere inviati immediatamente a Gaza, mentre le donne e le ragazze hanno bisogno di beni essenziali come prodotti per il ciclo mestruale, nonché di luoghi sicuri e privati dove rifugiarsi. Mentre speriamo che questo accordo di cessate il fuoco sia un passo avanti cruciale, c’è ancora una lunga strada da percorrere per ottenere la giustizia per le innumerevoli atrocità che sono state commesse.”
Fidaa, una Project Officer presso l’Al Aqsa Sports Club, partner di ActionAid a Gaza, il cui marito e fratello sono stati entrambi uccisi, ha detto: “Per Gaza, per la mia famiglia e per me, questo momento arriva troppo tardi. Ho perso così tanto. Mio marito e mio fratello sognavano la pace e un futuro più luminoso, ma ora non sono qui per assistere a questo momento. Quello che avrebbe dovuto essere un’occasione di sollievo sembra un crudele promemoria delle vite che ci sono state rubate, per l’amore che siamo stati costretti a lasciare andare. Dopo aver sopportato più di un anno di spostamenti e sofferenze inimmaginabili e il peso di una profonda perdita mi chiedo da dove possiamo iniziare per ricostruire. Mi chiedo come posso crescere i miei sette figli senza il loro padre, l’uomo che era la nostra ancora e la nostra luce. Questa non è pace. La storia della mia famiglia non è unica qui a Gaza, è una tra innumerevoli altre. Mentre sono qui, tengo una fragile speranza che questo momento possa segnare non solo la fine della violenza, ma l’inizio di un mondo in cui nessun altro debba sopportare ciò che abbiamo subito”.
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