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Famiglie terrorizzate tornano al nord di Gaza: “Preferiamo morire dignitosamente nelle nostre case” 

ActionAid ha ascoltato famiglie rifugiate nel Sud di Gaza che, dopo aver dormito per giorni nelle strade senza avere accesso a cibo, acqua o medicine, hanno preso la straziante decisione di tornare a casa nel nord di Gaza. 

ActionAid ha lanciato una raccolta fondi di emergenza. Link donazioni online 
https://dona-ora.actionaid.it/emergenze-actionaid/?codiceCampagna=2023_AD_EMGGZ_CS
 

La situazione umanitaria nel territorio assediato è catastrofica e del tutto evitabile. Più di 500 persone sono state uccise la scorsa notte all’ospedale arabo Al Ahli di Gaza e sei persone sono morte nell’attacco mortale di ieri a una scuola dell’UNRWA. Oggi, Israele ha preso di mira anche l’unico panificio operativo nel Sud, dove la maggior parte si è rifugiata, dando da mangiare a centinaia di palestinesi. Questi fatti sono violazioni del diritto umanitario – che non lasciano alcun luogo di rifugio sicuro alle famiglie disperate e le privano dell’accesso a strutture e cure essenziali per la vita. I raid aerei e i bombardamenti continuano 24 ore su 24 in tutte le aree di Gaza e i rifornimenti vitali si stanno esaurendo. Senza un cessate il fuoco, con un assedio in corso e un’offensiva di terra incombente, non c’è alcuna garanzia per la sicurezza di milioni di persone.  

ActionAid chiede un cessate il fuoco immediato e un corridoio umanitario per fornire aiuti salvavita a una popolazione che ne ha un disperato bisogno. 

Wisam Shweiki, responsabile dei programmi di ActionAid Palestina, spiega: “Abbiamo parlato con persone che hanno seguito l’ordine di evacuazione e dormono per strada nel sud di Gaza. Hanno deciso di tornare alle loro case nel Nord, perché dicono che preferiscono morire con dignità nelle loro case piuttosto che per strada. La situazione è orribile. Chiunque cerchi di spostarsi nel Nord o nel Sud di Gaza è esposto ai bombardamenti: nessun luogo è sicuro. Stiamo collaborando con i partner locali sul campo, che stanno facendo del loro meglio in una situazione difficile per fornire cibo e altri generi di soccorso alle famiglie che possono raggiungere nei rifugi, ma l’accesso ai rifornimenti è limitato e il trasporto verso i rifugi è difficile e pericoloso per coloro che lavorano sul campo. Ma non possiamo permetterci di perdere la speranza perché se la perdiamo molte anime innocenti perderanno la vita, quindi stiamo facendo tutto il possibile”. 

Questa situazione umanitaria è del tutto evitabile. ActionAid chiede ai leader mondiali di intervenire e di chiedere la fine immediata dei bombardamenti o di qualsiasi ulteriore escalation. 

Adham Yaghi, giovane attivista di Gaza, ha parlato con ActionAid da Gaza: “A Gaza i morti restano sotto le macerie. Con i continui bombardamenti, gli operatori non possono rimuoverli. Le persone sono fuggite dalle loro case per raggiungere le scuole dell’UNRWA. Dormono senza coperte, senza cuscini, senza acqua, senza cibo. La gente morirà per i bombardamenti, per la sete, per la paura o per il terrore. Ma la speranza non morirà mai. Voglio dire ai miei amici e alla mia famiglia, con cui non riesco a mettermi in contatto, che sono ancora vivo. Non capisco come il mondo non capisca e non cerchi di fermare tutti questi crimini che stanno accadendo”.

L’Associazione sanitaria e comunitaria Al Awda, un’organizzazione partner di ActionAid a Gaza, ha dichiarato: “Le strutture di Al Awda, i suoi ospedali e il suo personale, continueranno a svolgere la loro missione umanitaria nonostante tutte le minacce. L’attacco all’ospedale arabo Al Ahli, che ha provocato più di 500 morti e migliaia di feriti tra i civili disarmati che si erano rifugiati in cerca di sicurezza, è un crimine odioso. Il sistema sanitario di Gaza è prossimo a esalare l’ultimo respiro, poiché rischia di essere completamente bloccato e paralizzato a causa della mancanza di carburante necessario per far funzionare i generatori elettrici, per la mancanza di letti necessari per curare le ferite dei pazienti e dell’acuta carenza di forniture mediche”. 

Mentre i leader mondiali intensificano l’attenzione sulla catastrofe di Gaza, alcuni dei quali si recano in visita di alto profilo nella regione, ActionAid li invita con urgenza a impiegare tutti i mezzi disponibili per fermare i bombardamenti, assicurare un cessate il fuoco, ridurre la violenza e proteggere i civili, in particolare donne e bambini. Il momento di agire è adesso. 

ACTIONAID IN PALESTINA. ActionAid opera nei Territori Palestinesi Occupati da molti anni, sostenendo la popolazione che vive senza accesso ai servizi di base e ai più fondamentali diritti umani e libertà. A Gaza, gran parte dei civili sono bambini e adolescenti che non hanno mai conosciuto una vita senza il blocco o vissuto un’infanzia normale e che necessitano di un costante supporto psicologico. Le molteplici escalation e guerre a Gaza hanno causato a migliaia di bambini un disturbo da stress post-traumatico e soffrono di depressione, dolore e paura. Il nostro sostegno alle donne e ai bambini include l’assistenza psicosociale e attività ricreative promosse in un ambiente sicuro in cui le persone possano trovare conforto e sollievo emotivo, favorendo così il loro recupero e il loro benessere generale. ActionAid ha anche all’attivo molteplici interventi di emergenza con fornitura di assistenza umanitaria essenziale, tra cui cibo, rifugi, medicine e kit igienici. 


Per informazioni:   
Ufficio Stampa ActionAid Italia   
Alice Grecchi [email protected] / +39.3395030480   
Paola Amicucci [email protected] / +39.3457549218    
Daniela Biffi [email protected] /+39.3472613441

photocredit social: Ali Jadallah Anadolu/Getty Images