Anche Livorno e Reggio Calabria aderiscono a #dirittincomune
La campagna promossa da ActionAid insieme ad ASGI per l’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo.
Anche Livorno e Reggio Calabria aderiscono alla campagna #dirittincomune per promuovere l’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo, lanciata poche settimane fa da ActionAid insieme ad ASGI e ai Sindaci di Crema, Palermo e Siracusa.
“L’iscrizione anagrafica è la base dell’inclusione sociale e solo l’inclusione sociale può contribuire alla giustizia e alla sicurezza delle nostre comunità. Diritti e doveri devono andare di pari passo. Se una persona non si sente parte di una comunità, se si sente esclusa, farà più fatica a sentirsi impegnata dalle sue regole”, spiega il Sindaco di Livorno, Luca Salvetti.
“Da subito insieme ai sindaci di diverse importanti Città italiane abbiamo espresso i nostri dubbi sulle novità discutibili introdotte dal cosiddetto Decreto Sicurezza. Oltre agli aspetti inquietanti legati alla vendita dei beni confiscati, abbiamo rilevato la negazione sostanziale di diritti essenziali come quello alla salute o all’istruzione. Un quadro normativo che di fatto produce un senso di precarietà e determina l’impossibilità per i richiedenti asilo di integrarsi nei contesti sociali territoriali, generando quindi una condizione generale di insicurezza ed inducendo all’illegalità”, dichiara il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.
L’appello #dirittincomune nasce con l’obiettivo di promuovere l’accesso ai diritti essenziali come il diritto all’istruzione, alla salute, alle prestazioni sociali, per i richiedenti asilo nelle nostre città, chiedendo ai Sindaci di impegnarsi a iscrivere coloro che ne facciano richiesta nei registri anagrafici, anche dopo l’entrata in vigore del primo decreto sicurezza (legge 132/18).
L’articolo 13 della legge, infatti, prevede delle nuove disposizioni che sono state oggetto di diverse interpretazioni, anche tra gli amministratori: alla prima lettura è prevalsa l’idea che ai richiedenti asilo fosse preclusa la possibilità di effettuare l’iscrizione all’anagrafe. I promotori dell’appello, basandosi sui pareri di giuristi autorevoli e sulle recenti ordinanze dei Tribunali di Firenze, Bologna e Genova, secondo i quali il diritto all’iscrizione anagrafica per i richiedenti asilo è tuttora vigente ed esigibile, chiedono alle amministrazioni di garantirlo, rendendo possibile ottenere il rilascio del certificato di residenza e della carta d’identità, nei fatti utile a beneficiare di servizi pubblici come l’asilo, la formazione professionale, l’accesso all’edilizia pubblica, la concessione di eventuali sussidi, o l’iscrizione a un centro per l’impiego.
“Sono in gioco diritti essenziali, che nei fatti spesso sono inaccessibili o compromessi in assenza di iscrizione anagrafica”, si legge nel testo dell’appello promosso da ActionAid che non si rivolge solo ai Sindaci, ma anche alle organizzazioni solidali perché si facciano portavoce “in ogni sede utile, della lettura costituzionalmente orientata dall’articolo 13 e a promuovere la corretta applicazione della normativa”.
Ad oggi, oltre ai Comuni di Crema, Siracusa, Palermo, Livorno e Reggio Calabria, a #dirittincomune hanno aderito oltre 30 organizzazioni e 7 reti associative.
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