Oltre il Mare
Quattro puntate per raccontare cosa accade quando i migranti sbarcano nel nostro Paese. Dal momento del salvataggio fino agli snodi del sistema dell’accoglienza e le sue distorsioni, che troppo spesso negano i diritti fondamentali delle persone migranti. É “Oltre il Mare”, il podcast inedito che abbiamo realizzato con la partecipazione di Pietro Bartolo, medico di Lampedusa, e disponibile da oggi in esclusiva su Audible con le prime due puntate e da agosto con le ultime due. Nei giorni in cui il Governo sembra rendere imminente una modifica limitata dei Decreti Sicurezza è ancora più necessario ricostruire attraverso le voci dei protagonisti – migranti, avvocati, operatori sociali, mediatori culturali – perché l’abrogazione dei Decreti Salvini sia l’unica strada possibile per rimettere al centro i diritti dei migranti e contrastare propaganda e strumentalizzazioni.
Abbiamo scelto ancora il linguaggio del podcast, grazie alla collaborazione con PianoP, per affrontare i temi che considera più importanti e urgenti. Questa volta la decisione è di raccontare le paure, i sogni dei migranti insieme alle incertezze delle procedure burocratiche e del percorso di accoglienza che li attende. Storie di persone che entrano nel sistema degli Hotspot, Cara, Cas e Siproimi, come quella di Charles giovane pastore protestante fuggito dalla Nigeria, passato per le carceri libiche e sbarcato in Calabria. Vite che spesso non conosciamo, ma che ci toccano da vicino. Un racconto corale che permette di restituire umanità a quanti vengono considerati solo numeri o peggio un problema da respingere.
La voce di Pietro Bartolo
È proprio la voce di Pietro Bartolo, che per trent’anni ha accolto sulla banchina di Lampedusa uomini, donne e bambini salvati nel Mediterraneo che nella prima puntata “Il viaggio di Anila” racconta la vicenda reale di una bambina nigeriana di 11 anni sbarcata da sola, che nasconde una storia di sofferenza e disperazione. Una storia che si conclude positivamente, grazie all’aiuto di Bartolo e alla sua determinazione, al punto che Anila diventa il simbolo di tutti i bambini e le bambine che ha soccorso.
Pietro Bartolo spiega “È importante che chi ha firmato i decreti sicurezza e gli accordi con la Libia si renda conto di cosa ha autorizzato e sappia cosa ciò comporta davvero. Io ho visto, ho ascoltato i racconti di chi è stato nei centri di detenzione del governo libico. Sono lager, nei quali i migranti restano imprigionati anche anni prima di partire. Perché il migrante è una fonte di denaro. È, dunque, doveroso agire con tutti i mezzi a nostra disposizione perché la gente conosca e capisca. Così, ho deciso di raccontare con un nuovo strumento la mia esperienza, realizzando in collaborazione con ActionAid un podcast. È forte il desiderio di restituire dignità ad ogni persona, ogni bambino soprattutto, che ho accolto a Lampedusa sulla banchina del molo Favaloro. Di restituire dignità a tutti i morti che ho dovuto contare in questi anni. Desidero e l’umanità pretende che vengano trattati come persone quali sono, proprio come ognuno di noi, e non come numeri o corpi.”
Ascolta il podcast in esclusiva su www.audible.it/actionaid