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“La dichiarazione della Corte Penale Internazionale è un passo fondamentale verso la giustizia e la responsabilità”   

ActionAid accoglie con favore la dichiarazione del Procuratore capo della Corte Penale Internazionale, Karim Khan, sulle richieste di mandato d'arresto in relazione ai conflitti in Israele e in Palestina. Questa azione, basata su prove sostanziali di crimini di guerra e crimini contro l'umanità raccolte a partire dal 7 ottobre 2023, è un passo fondamentale verso la giustizia e la responsabilità.  

Siamo al fianco delle vittime e dei sopravvissuti, esortando la comunità internazionale a sostenere gli sforzi della Corte Penale Internazionale. Ribadiamo il nostro appello per un cessate il fuoco immediato e permanente, il ritiro delle forze israeliane da Gaza, la fine del blocco illegale di Israele su Gaza e il ritorno in sicurezza degli ostaggi civili e degli sfollati. Tutte le parti devono rispettare il diritto internazionale, dare priorità ai diritti delle donne e delle ragazze e garantire che le risorse essenziali raggiungano chi ne ha bisogno. Questi sono i primi passi da compiere ma c'è ancora molto da fare. In Cisgiordania continuano a verificarsi gravi violazioni del diritto umanitario internazionale e chiediamo alla comunità internazionale di avviare un processo di responsabilità e giustizia per i milioni di palestinesi che vivono sotto questa occupazione illegale e brutale. 

Di fronte alle presunte violenze sessuali denunciate dal 7 ottobre in Palestina e in Israele, la posizione di ActionAid è ferma: ogni denuncia richiede un'indagine approfondita. Questi atti sono gravi violazioni dei diritti umani e costituiscono crimini di guerra e crimini contro l'umanità secondo il diritto internazionale. Meccanismi internazionali come la Corte penale internazionale devono perseguire questi presunti crimini. 


Per informazioni:  
Ufficio Stampa ActionAid Italia   
Alice Grecchi 3395030480 – [email protected]   
Paola Amicucci 3457549218 – [email protected]
Claudia Bruno 3311336562 – [email protected]   

Photocredit social: Piroschka Van De Wouw/Reuters

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