Nel progetto anche un webgame per aiutare ragazze e ragazzi a essere sempre più consapevoli.
Caratteristiche fisiche (73,6%), orientamento sessuale (67,1%) e sesso (57,1%) sono i motivi principali per cui secondo ragazze e ragazzi vengono compiuti atti di violenza fisica e psicologica. È quanto emerge dall’indagine che abbiamo condotto su più di 100 giovani di Milano di età compresa tra i 14 e i 17 anni, coinvolti in Youth For Love, il progetto europeo di prevenzione della violenza di genere che parte da questo anno scolastico.
Picchiare qualcuno/a (95%), fotografare/riprendere qualcuno/a durante l’atto sessuale e diffondere le immagini (89,3%) e insultare (79,3%) sono i primi tre comportamenti che i ragazzi e le ragazze qualificano come atti violenti. “Dare nomignoli” (63,5%), “insultare” (50,7%) e “spettegolare/mettere in giro voci su qualcuno” (37,8%) sono i comportamenti che si verificano più spesso. Secondo i giovani interpellati (82,9%), è il gruppo di studenti/studentesse a commettere più facilmente atti di violenza, ed è nei luoghi dove si ritrovano abitualmente (parco, piazza etc) che si verificano più spesso (85,7%) episodi di violenza, poi lungo il tragitto da e per la scuola (62,1%) e nei corridoi o nel cortile della scuola (61,4%). Più del 20% delle ragazze e dei ragazzi ritiene che la sua scuola non sia sufficientemente sicura.
Il 55% dei giovani coinvolti non sa a chi rivolgersi (persone e servizi di supporto) in caso di violenza all’interno della scuola, percentuale che sale al 61,2% quando si tratta di persone o servizi all’esterno della scuola.
Alla luce di questi dati è evidente come la prevenzione della violenza di genere negli anni dell’adolescenza sia una sfida ancora aperta. Nonostante le indicazioni del Parlamento europeo, dell’Unesco e le numerose iniziative legislative intraprese in diversi Paesi dell’Unione europea per contrastare violenze e abusi infatti, mancano strumenti e politiche che si rivolgano ai giovani, usando linguaggi e canali di comunicazione adatti.
Con questa consapevolezza nasce il progetto europeo Youth For Love, per sviluppare, implementare e valutare un programma educativo integrato nelle scuole superiori di quattro Paesi europei (Italia, Grecia, Belgio e Romania). Obiettivo: aiutare giovani e insegnanti ad affrontare la violenza di genere con metodologie didattiche e strumenti educativi nuovi, che aumentino la consapevolezza sul tema e aiutino a far sì che all’interno della scuola diventi inaccettabile qualsiasi forma di violenza. Il progetto è realizzato all’interno del quadro normativo e concettuale Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (2011), conosciuta come Convenzione di Istanbul.
“Le scuole sono il luogo in cui gli adolescenti trascorrono la maggior parte del loro tempo. Sono dunque attori chiave nella lotta contro la disuguaglianza e la violenza di genere, insieme alla comunità educante del territorio. Lavoreremo per supportare il personale scolastico, studentesse e studenti con l’obiettivo di rafforzare la consapevolezza sul tema, ma anche di stimolare dinamiche di cambiamento a livello comunitario”, dichiara Maria Sole Piccioli, nostra Responsabile Education.
Co-finanziato dal Programma Rights, Equality and Citizenship (REC) dell’Unione Europea, Youth For Love in Italia sarà realizzato da noi di ActionAid in collaborazione con AFOL – Agenzia Metropolitana per la formazione, l’orientamento e il lavoro, e coinvolgerà 3 istituti superiori di Milano: l’IIS G. Giorgi, il Liceo Elio Vittorini, il Centro di Formazione Professionale Paullo.
Sulla base degli elementi emersi dall’indagine e da focus group strutturati e condotti da un gruppo di ricerca dell’Università La Bicocca con studenti e insegnanti, è stato sviluppato un percorso laboratoriale e formativo in linea con le indicazioni del MIUR che si integrerà nella didattica per i prossimi due anni scolastici. Le attività punteranno alla decostruzione degli stereotipi di genere e all’analisi delle loro cause strutturali, all’informazione su segnali, cause e conseguenze di violenza di genere e bullismo, e sulle procedure e servizi interni e esterni alla scuola esistenti, attraverso un coinvolgimento diretto delle studentesse e degli studenti, che dal secondo anno diventeranno sempre più protagonisti trasformandosi in trainer di altri adolescenti. Parallelamente il personale scolastico sarà coinvolto in un percorso di formazione e co-progettazione che rafforzerà competenze e strumenti a disposizione degli istituti.
Ma Youth For Love andrà oltre i confini delle scuole per portare all’attenzione di un pubblico più ampio il problema della violenza di genere nell’adolescenza.
Per farlo, oltre al sito dedicato, che offrirà risorse e contenuti trasferibili anche in altri contesti educativi, che aiutino adolescenti, genitori e insegnanti a riconoscere segni di bullismo o di violenza, Youth For Love, a partire da metà novembre, userà anche un webgame, sfruttando la gamification come potente strumento per promuovere l’apprendimento attivo e il pensiero critico. Il gioco di ruolo virtuale sarà la palestra in cui le ragazze e i ragazzi, attraverso dei personaggi a loro scelta, potranno sperimentare situazioni reali e quotidiane, che potrebbero trasformarsi in potenziali episodi di violenza e di bullismo: tutto dipenderà dalle scelte del giocatore stesso. Grazie all’esperienza virtuale, potranno percepire da diverse angolazioni i temi della violenza e acquisire maggiore consapevolezza decidendo azioni e reazioni, fino a capire meglio quali siano i comportamenti giusti per attivarsi in prima persona per affrontarla e sconfiggerla.