Yves Rocher, il brand globale del settore cosmetico, si è piegato alla pressione delle 132 lavoratrici turche della Flormar, una sussidiaria della multinazionale francese, a seguito di 300 giorni di protesta. Le ex lavoratrici colpite erano stati licenziate quasi un anno fa per aver avuto il coraggio di formare un sindacato con l’obiettivo di proteggere i loro diritti.
Gli attivisti di ActionAid Francia e di SumOfUs hanno supportato le lavoratrici ingiustamente licenziate affinché potessero avere giustizia e compensazione, considerato che il diritto di associazione è un diritto umano fondamentale riconosciuto dalle convenzioni internazionali dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO).
Il pacchetto di compensazione appena accordato comprende 16 mensilità salariali. Arriva dopo una petizione che ha raccolto 180.000 firme e manifestazioni di supporto tenutesi anche in Francia dopo il licenziamento di massa del 15 maggio 2018.
Il lungo e gelido inverno turco non ha fermato le mobilitazioni degli attivisti, che hanno sostenuto le lavoratrici per tutto il tempo dei negoziati con Flormar e la sua casa madre Yves Rocher. L’8 marzo 2019, data simbolo per i diritti delle donne in tutto il mondo, l’azienda ha firmato un accordo con le lavoratrici, riconoscendo in modo inequivocabile la loro vittoria.
Il sindacato Petrol-ls, che rappresenta le lavoratrici licenziate, ha ottenuto da parte del gigante della cosmetica un ribaltamento della decisione di licenziare le lavoratrici per grave negligenza professionale.
Chloé Stevenson, di ActionAid Francia, ha affermato: “Siamo felici che Flormar e la sua casa madre Yves Rocher abbiano finalmente acconsentito a firmare un accordo. Questo è stato possibile solo grazie a una mobilitazione delle lavoratrici licenziate, supportati da centinaia di migliaia di cittadini in Francia e in tutta Europa che hanno presentato una petizione al gruppo Yves Rocher nei mesi scorsi”.
Fatah Sadaoui, di SumOfUs ha detto: “SumOfUs e più di 180.000 firmatari della petizione sono felici di questa grande vittoria per le lavoratrici. Questa formidabile campagna di mobilitazione ha avuto risonanza a livello globale, perché la libertà di associazione è un diritto fondamentale riconosciuto dalle convenzioni internazionali dell’ILO. Facciamo appello quindi a Yves Rocher affinché sia coerente, riconosca formalmente questo diritto e si assicuri che venga rispettato, in modo che una simile situazione non si ripeta in futuro”.
ActionAid Francia e SumOfUs stanno adesso chiedendo al Gruppo Yves Rocher di fare un ulteriore passo avanti, riconoscendo pienamente il diritto di organizzazione all’interno delle proprie sussidiarie, e aprendo alla possibilità di contrattazioni collettive con i suoi dipendenti, come è loro diritto.
Questa vittoria delle lavoratrici di Flormar, a seguito di una lunga battaglia, rappresenta una vittoria conquistata duramente e dimostra la solidarietà che esiste tra tutti i lavoratori che stanno lottando nel mondo per vedere i loro diritti rispettati.