In seguito alla decisione di Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale d'Israele e trasferire l'Ambasciata degli Stati Uniti nella città, Ibrahim Ibraigheth, Country Director di ActionAid Palestina, ha dichiarato:
"Siamo scioccati dalla decisione di Trump. Va contro tutte le risoluzioni e gli accordi internazionali. Gerusalemme Est è territorio occupato secondo la legge internazionale e deve essere trattato come tale. Questa decisione è pericolosa e potrebbe avere conseguenze disastrose, non solo in Palestina ma nell'intera regione.
ActionAid è presente in Palestina da oltre dieci anni, lavorando per mobilitare e responsabilizzare i più vulnerabili ed emarginati. Siamo preoccupati per il potenziale impatto su queste persone e su tutti i palestinesi a seguito di questa decisione. ActionAid invita Trump ad aderire alle disposizioni del diritto internazionale e delle risoluzioni ONU. Gli chiediamo di rispettare i diritti nazionali palestinesi che sono stati negati in anni di conflitto".
Marie Clarke, direttore esecutivo di ActionAid USA, ha dichiarato: "La gravità di questa decisione non può essere sottovalutata. La mossa unilaterale di Trump a dispetto delle risoluzioni delle Nazioni Unite avrà ripercussioni devastanti per i palestinesi più vulnerabili e la regione in generale. Piuttosto che alimentare tensioni già elevate, gli Stati Uniti dovrebbero rispettare il diritto internazionale e rispettare i diritti umani dei palestinesi. Se gli Stati Uniti faranno questa mossa perderanno legittimità come mediatori di pace in Palestina e dovrebbero farsi da parte. Molti presidenti degli Stati Uniti hanno sognato di poter portare la pace, ma con questa mossa, Trump potrebbe passare alla storia per dare il colpo finale a un processo di pace già traballante".