Progetto Happiness
Giuseppe Bertuccio d’Angelo, fondatore di Progetto Happiness è nuovamente partito per raccontare le storie delle persone nelle comunità dove interveniamo.
In Brasile ha vissuto direttamente l'impatto della crisi climatica e delle disuguaglianze sociali sulle comunità di pescatori e sugli abitanti di una delle favelas più grandi del Brasile.
Da questa esperienza è tornato con due reportage, usciti sul suo canale YouTube il 1° e l’8 ottobre.
Il primo affronta il tema del razzismo ambientale, a partire dal caso della comunità di Cabo de Santo Agonistnho, località di pescatori vicino alla favela Recife. Qui la costruzione di un polo portuale ha comportato lo sradicamento dalle proprie terre delle persone del posto.
"Questa zona era un tempo ricca di vegetazione, ma ora è stata sostituita da un polo industriale che sembra divorare tutto, costringendo le persone a vivere in condizioni estremamente precarie e svantaggiate, esposte a sostanze nocive e all'inquinamento. Tuttavia, ho incontrato una comunità che lotta per un futuro sostenibile, che resiste con determinazione per preservare la propria cultura e il proprio territorio nonostante le minacce dell'espansione industriale" afferma Giuseppe.
Il viaggio di Giuseppe è poi proseguito verso Heliopolis, la favela più grande di San Paolo e la seconda più grande di tutto il Brasile, dove ha realizzato un secondo reportage.
Ciò che è emersa fortemente è la volontà di riscatto dalla povertà e dalla mancanza di diritti.
Entrambi i reportage non vogliono essere solo una denuncia, ma anche mostrare l’impatto positivo che noi di ActionAid abbiamo sulle comunità. Ad esempio a Heliopolis il cambiamento in positivo delle vite dei bambini grazie all’adozione a distanza si sente direttamente dai loro racconti. Sono infatti stati creati luoghi sicuri nella favela per giocare, mangiare e studiare.
Come Joao, ora studente universitario, che da piccolo è stato sostenuto a distanza. Oggi ha un programma tutto suo nella radio della favela ed è diventato un punto di riferimento per gli adolescenti della comunità.
“La parola favela fa pensare subito a criminalità e violenza. A Heliopolis però la favela è anche molto altro di più. Grazie a progetti di sviluppo urbano e tramite il sostegno a distanza promosso da ActionAid, che assicura istruzione e un’infanzia sicura ai bambini, ho scoperto che davvero si può fare la differenza. Ho visto come gli abitanti della favela si impegnano per combattere i pregiudizi che li circondano, offrendo un esempio di speranza non solo alle altre favelas del Sud America, ma a tutto il mondo” conclude Giuseppe.
La campagna è stata realizzata grazie alla sinergia con il Gruppo editoriale digitale Ciaopeople, che da 6 anni ormai collabora con noi di ActionAid, condividendone i valori e gli obiettivi. Attraverso un linguaggio positivo l’obiettivo è informare, documentare e sensibilizzare, ottenendo ottimi risultati per la lotta alle ingiustizie e per la tutela dei diritti fondamentali delle persone.
“I due reportage realizzati da Progetto Happiness testimoniano e sensibilizzano sull’importanza del sostegno a distanza come strumento per combattere povertà e ingiustizie sociali. Donne, bambini e staff di ActionAid impegnato in loco stanno costruendo le basi per un futuro differente. Sono risultati che prendono forma grazie ai sostenitori che abbracciano la nostra missione e sostengono i nostri programmi” dichiara Lorenzo Eusepi, Vice Segretario Generale ActionAid Italia.
Lunedì 16 ottobre inoltre ci sarà una live sul canale Youtube di Progetto Happiness per raccontare i dietro le quinte e rispondere a domande e curiosità.