Questo sito utilizza cookie tecnici per migliorare la tua navigazione e cookie di analisi statistica di terze parti. I cookie di analisi possono essere trattati per fini non tecnici da terze parti.
Se accetti di navigare in questo sito, acconsenti all’uso di tutti i cookie e, in particolare, per permetterci di usare cookie di profilazione per aggiornarti sulle nostre attività in maniera personalizzata.
Se vuoi saperne di più Clicca qui.
Quando si parla di povertà nel mondo, si pensa sempre ai Paesi dell’Africa, dell’America Latina, dell’Asia. Ma la povertà è un problema che riguarda tutti. Anche l’Europa. Che, per quanto sia una delle aree più ricche e industrializzate del mondo, offre un quadro fatto di luci e ombre.
Questi singoli dati, se considerati globalmente, disegnano una situazione che può essere riassunta con un solo numero: in Europa, circa 120 milioni di persone sono a rischio povertà o esclusione sociale. Milioni di persone vivono ai margini del mercato del lavoro e della società, spesso a causa delle disuguaglianze che devono subire. In altre parole, l’aumento della povertà in Europa nei prossimi anni è molto più che un semplice rischio.
Gli Stati della Comunità europea si sono dati, tempo fa, un obiettivo: ridurre di almeno venti milioni il numero di poveri in Europa entro il 2020. Per riuscirci, bisogna implementare politiche mirate a combattere tanto la povertà quanto l’esclusione sociale, e coinvolgere sia le istituzioni sia gli attori economici e sociali. Ma il traguardo di quest’obiettivo è ancora molto, troppo lontano. E da fare c’è davvero, davvero tanto.
Dati: Ec.europa.eu (ultima visita: 11/05/2016)