La parità di genere è la sfida più urgente per la democrazia. Lo pensa il 28% di chi finora ha partecipato al gioco digitale Vivicrazia, che abbiamo presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino. Al secondo posto l’inclusione (17%), al terzo in parità con il 16% il contrasto alla povertà e l’ambiente, seguiti dalla trasparenza (13%) e dalla partecipazione (10%).
Sono oltre 1.400 le persone che, dal vivo al Salone grazie ai tablet messi a disposizione al nostro stand, e online, hanno partecipato a Vivicrazia, giocando a disegnare il proprio avatar a fumetti scegliendo tra gli stili di Tuono Pettinato, Gianluca Costantini, Sara Colaone, Takoua Ben Mohamed e Giulia Sagramola, e rispondendo allo stesso tempo a un sondaggio sulle sfide ritenute più urgenti per migliorare la democrazia.
Vivicrazia è un progetto nato per raccontare la democrazia nel modo più semplice ed efficace: invitando le persone a diventare protagoniste, ad impegnarsi in prima persona, così come dovrebbe essere nella realtà di tutti i giorni. La democrazia infatti è viva solo se partecipata.
Il risultato è stato un grande manifesto digitale visibile live al Salone, che in questi giorni è cambiato accogliendo i volti a fumetti e le risposte delle persone che hanno partecipato al gioco, condividendo anche i loro profili disegnati sugli account social personali.
Tanti i protagonisti e gli ospiti del Salone che hanno partecipato a Vivicrazia, tra cui il direttore editoriale Nicola Lagioia, le scrittrici Loredana Lipperini, Nadia Terranova, Lidia Ravera, Teresa Ciabatti, Antonella Lattanzi, Giulia Blasi, Laura Pugno, gli scrittori Francesco Pacifico e Christian Raimo, il direttore di Radio3 Marino Sinibaldi.
E tanti i ragazzi tra i 12 e i 18 anni coinvolti nei laboratori sui temi della democrazia al Salone, che hanno contribuito a scrivere il Manifesto della democrazia futura, approfondendo i concetti di partecipazione, parità di genere, difesa dell’ambiente, contrasto alla povertà, inclusione, trasparenza. Anche le nuove generazioni sottolineano che “un mondo più equo e più giusto si realizzerà solo quando i diritti di tutte e tutti saranno difesi, per riaffermare che siamo uguali”.
Secondo i dati dell’ultimo rapporto dell’Eige (European Institute for Gender Equality), l’Italia è al 14° posto in Europa in tema di pari opportunità. Il report sull'indice di uguaglianza di genere 2017 assegna infatti all'Italia un punteggio di 62,1 (su un massimo di 100 che indica la totale parità) contro un 66,2 di media europea.