Questo sito utilizza cookie tecnici per migliorare la tua navigazione e cookie di analisi statistica di terze parti. I cookie di analisi possono essere trattati per fini non tecnici da terze parti.
Se accetti di navigare in questo sito, acconsenti all’uso di tutti i cookie e, in particolare, per permetterci di usare cookie di profilazione per aggiornarti sulle nostre attività in maniera personalizzata.
Se vuoi saperne di più Clicca qui.
Non c’è affermazione più vera per le comunità di Bagamoyo, in Tanzania, che affidano la loro sopravvivenza all'agricoltura.
Il progetto dell’azienda svedese EcoEnergy, che prevedeva lo sfruttamento di oltre 20mila ettari di terra, conferiti dal Governo della Tanzania per la coltivazione della canna da zucchero, avrebbe privato gli abitanti di Bagamoyo dell'unica fonte di sussistenza.
La vita di oltre 1.300 persone, mai adeguatamente consultate e informate dall’azienda e dal governo sui veri rischi del progetto e mai messe in condizione di poter rifiutare, era seriamente in pericolo.
Non potevamo restare a guardare. Per questo abbiamo lanciato la campagna #LANDforBagamoyo: il progetto della EconEnergy doveva essere fermato, gli abitanti di Bagamoyo avevano il diritto di decidere sulla propria vita!
È stata una battaglia durissima, durata quasi 2 anni. Le autorità locali e il governo tanzanese hanno tentato in tutti i modi di impedire la pubblicazione del rapporto “Take Action: Stop EcoEnergy’s Land Grab in Bagamoyo, Tanzania” che nel marzo 2015 ha reso pubblico e fatto esplodere il caso. Il management di ActionAid Tanzania è stato convocato con urgenza negli uffici del governo, le autorità locali hanno minacciato di toglierci l’autorizzazione ad operare nel Paese.
I rischi erano grandi, la decisione di pubblicare il rapporto, difficile da prendere. Ma era in gioco la vita di 1.300 persone e non potevamo tirarci indietro.
Dopo il lancio del rapporto le minacce contro ActionAid Tanzania e gli stessi membri dello staff sono diventate sempre più serie, ma non ci siamo persi d'animo, anzi, il nostro lavoro di lobby e advocacy sul caso Bagamoyo è stato portato avanti con maggiore convinzione.
Poco dopo la nostra denuncia, i principali finanziatori del progetto, SIDA, hanno ritirato i finanziamenti a EcoEnergy, portando ad un rapido ridimensionamento delle operazioni previste dal progetto.
Le evidenze nel rapporto erano innegabili e la pressione sul governo aumentava anche a livello internazionale, con le migliaia e migliaia di firme che continuavano ad arrivare (quasi 36.000 solo dall’Italia).
Pochi giorni fa è arrivata la notizia che tutti aspettavamo: il nuovo governo tanzanese (insediatosi a ottobre 2015) ha deciso di bloccare il progetto di EcoEnergy.
Una grande vittoria per ActionAid, i nostri partner e, soprattutto, per le comunità di Bagamoyo. Un grande vittoria ottenuta con l’aiuto dei nostri sostenitori. GRAZIE A TUTTI VOI!
Nel mondo, purtroppo, restano ancora moltissimi casi di accaparramento illegittimo di terra (land grabbing) da parte di governi e aziende senza scrupoli, a scapito della popolazione. La nostra battaglia, a livello nazionale e internazionale, continua. I primi successi a Bagamoyo, ma anche in Senegal, ci confermano che siamo sulla buona strada.
Partecipare e Vincere insieme!