Situazioni di vulnerabilità e a rischio di esclusione sociale sono purtroppo state amplificate dall’emergenza sanitaria e dalla quarantena imposta per prevenire il contagio da Coronavirus.
Tra le situazioni più complesse sicuramente quella delle donne che subiscono violenza o che sono a rischio di subirla. La quarantena, costringendo infatti a restare a casa per motivi sanitari, ha amplificato il rischio di violenza domestica, data l’accresciuta difficoltà per le donne di chiedere aiuto.
In questa contingenza un punto critico ha riguardato anche l’empowerment economico delle donne, un cardine del nostro intervento nella lotta alla violenza di genere. Un argomento su cui l’azione delle aziende diventa fondamentale. Per questo importante il rinnovato impegno di Iris Ceramica Group e dell’omonima Fondazione.
Raggiungere l’indipendenza economica è fondamentale per la fuoriuscita da situazioni violente. Molte non riescono a interrompere queste relazioni proprio per la mancanza di autonomia economica e la possibilità di provvedere a se stesse e ai propri figli.
La crisi Coronavirus ha amplificato questa problematica. Molte aziende, a causa della chiusura, hanno interrotto i tirocini che i centri antiviolenza promuovono per favorire l’introduzione o la reintroduzione delle donne nel mercato del lavoro.
In questo frangente è quindi fondamentale il ruolo delle aziende e la loro collaborazione a progetti di lotta alla violenza di genere. Abbiamo fatto appello ai nostri partner affinché si impegnino in questa fase di ripresa per promuovere
Iris Ceramica Group, leader nella produzione di rivestimenti e ceramiche, rinnova in questa fase di ripartenza il suo impegno al nostro fianco con le parole di Federica Minozzi, Ceo dell’azienda.