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La crisi sanitaria e le sue conseguenze socio-economiche stanno impattando negativamente su fasce di popolazione già provate dalla crisi degli ultimi anni. La domanda di beni di prima necessità, come cibo, prodotti igienici, farmaci e altri presidi sanitari, è costantemente aumentata in questi mesi.
Particolarmente colpiti sono i soggetti più vulnerabili: bambini, donne, anziani e disabili. La risposta delle istituzioni non è sufficiente e le richieste che arrivano alle associazioni presenti sul territorio sono aumentate fin dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus.
Questo fenomeno è particolarmente presente a Corsico, comune della provincia di Milano con tassi di povertà e marginalizzazione più elevati della media dei comuni della zona.
Siamo presenti nella zona da alcuni anni, con progetti di contrasto alla povertà alimentare e di educazione a una corretta alimentazione. Un’attività che non si è interrotta negli ultimi mesi, grazie anche alla collaborazione con l’associazione La Speranza e BuonMercato.
Per far fronte all’emergenza e garantire un’assistenza dignitosa, è proseguita l’attività di distribuzione di prodotti freschi e biologici, grazie a un modello di assistenza alimentare già sperimentato negli scorsi anni e organizzato su filiere territoriali del fresco.
La sperimentazione aveva dimostrato come un’attenzione agli aspetti qualitativi del cibo erogato, avesse determinato un aumento del benessere psico-fisico delle famiglie, in particolare quelle con bambini.
Aspetti che non sono stati trascurati nemmeno nelle distribuzioni degli ultimi mesi.
I beneficiari della nostra azione, grazie al coordinamento dell’associazione La Speranza, nella cui sede vengono organizzate la distribuzione, vengono inoltre a loro volta coinvolti nelle attività di modo da divenire protagonisti del progetto. Un modo per consentire anche un recupero della vita sociale a chi, trovandosi in difficoltà economica, perde fiducia in se stesso e autostima.
Un sistema virtuoso che in questi mesi ha sostenuto famiglie bloccate in casa per la quarantena, lavoratori precari, anziani, disabili e migranti.
Il progetto contribuisce all’erogazione di prodotti di prima necessità, alimentari e non, a oltre 250 famiglie, 15 delle quali sono state selezionate per un percorso integrativo consistente nell’erogazione di una cassetta di prodotti freschi biologici provenienti dalla rete di produttori del Parco agricolo sud del gruppo di acquisto solidale BuonMercato.