Una donna su tre in tutto il mondo ha subito violenza fisica o sessuale. E spesso si arriva all’uccisione. Solo nel 2016, ultimi dati ISTAT, sono state uccise 149 donne. In Italia da inizio 2018 si contano già troppi femminicidi.
Statistiche impressionanti che evidenziano quanto sia sempre più urgente un’efficace lotta alla violenza sulle donne.
Per questo oggi, 23 marzo, in occasione dell’avvio ufficiale della 18esima legislatura con le prime sedute di Camera e Senato, torniamo a chiedere con forza l’istituzione di un Ministero delle Pari Opportunità, con potere di spesa e coordinamento di azioni interministeriali.
Azzerare la violenza sulle donne è una battaglia culturale, sociale e politica che l’Italia e il prossimo Governo non possono più rimandare. Si tratta di un problema strutturale e radicato, che merita impegno, competenze e fondi per essere affrontata in via prioritaria, trasformando l’intera società.
Un Ministero delle Pari Opportunità sottolineerebbe la volontà di dedicare attenzione alla prevenzione e al contrasto della violenza sulle donne, partendo dalla lotta agli stereotipi di genere fino ad arrivare al sostegno alle donne che subiscono violenza e ai/alle loro figli/e.
Questioni irrinunciabili che tale Ministero dovrebbe affrontare sarebbero quindi:
- un dialogo costante con la società civile e le organizzazioni impegnate sul campo
- la pubblicazione online di informazioni e valutazioni sulle azioni implementate e la relativa spesa pubblica
- l’implementazione del piano nazionale antiviolenza, assicurandone il rinnovo alla scadenza, migliorandone le azioni previste sulla base di una valutazione di efficacia.
Non possiamo più permetterci di aspettare e continuare a contare i femminicidi.
Per questo la campagna #lasciailsegno non si ferma: ci aspettiamo dal futuro Governo, qualunque esso sia, un impegno concreto.