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iDEM, un progetto per l’inclusione nei processi partecipativi  | ActionAid iDEM, un progetto per l’inclusione nei processi partecipativi  | ActionAid

iDEM, un progetto per l’inclusione nei processi partecipativi 

Miglioriamo l’inclusione di persone con disabilità cognitive e barriere linguistiche.

Il contesto 

L’accessibilità a processi decisionali negli spazi democratici è una questione poco rappresentata e ancora molto aperta. Milioni di persone lottano contro le barriere linguistiche e sono escluse dai principali processi deliberativi. Solo nell'Unione Europea (UE), circa 6 milioni di persone, e a livello globale oltre 90 milioni, hanno difficoltà a leggere, scrivere e comprendere la lingua, il che limita la loro piena partecipazione alla vita democratica.   

Per affrontare questa tematica nasce il progetto iDEM, di cui si è tenuto il primo focus group lo scorso luglio.  

Il Focus Group sulle barriere alla partecipazione 

Il 6 luglio si è tenuto a Bologna la prima attività partecipativa del progetto iDEM (Innovative and Inclusive Democratic Spaces for Deliberation and Participation). Il focus group è stato realizzato da ActionAid International Italia E.T.S, ANFFAS Nazionale con la collaborazione di ANFFAS Bologna APS e Cooperativa Sociale Bologna Integrazione a.m. ANFFAS.  

L'attività ha coinvolto otto persone con disabilità intellettiva tra i 20 e i 60 anni. I partecipanti hanno affrontato un tema dirimente: le barriere alla partecipazione che incontrano negli spazi digitali e fisici della loro vita quotidiana. 

In particolare, il focus group ha offerto uno spazio per la condivisione di pensieri attraverso domande guida per riflettere su diverse situazioni, come ricevere un invito, ottenere informazioni per un evento o discutere in piccoli gruppi.   

Facendo leva sulla propria esperienza, i partecipanti hanno raccontato come spesso le persone senza disabilità non comprendano appieno la necessità di trasformare i linguaggi e trovare dei metodi che siano più accessibili per la comprensione delle informazioni. Hanno anche raccontato come spesso provino ansia e preoccupazione di fronte alle tante informazioni con cui entrano in contatto e che il modo in cui ricevono inviti o e-mail è spesso troppo dispersivo.    

Quest’attività ha anche permesso di fornire suggerimenti per una maggiore accessibilità ai processi partecipativi, alle informazioni e come potrebbe essere migliorata per loro la fruizione di testi scritti digitali e non. 

Il progetto iDEM e le sue attività  

Come detto inizialmente, il progetto iDEM nasce dalla volontà di affrontare queste sfide e lavorare su metodi di inclusione che permettano una reale partecipazione di tutte e tutti alla vita sociale della propria comunità.  

iDEM è un progetto finanziato dal programma di ricerca e innovazione dell'Unione Europea Horizon Europe. Verranno coinvolte persone con disabilità cognitive, anziane e persone con background migratorio. 

Tre le direttrici quindi su cui le varie attività si collocheranno:  

  • L’analisi delle barriere legate alla complessità linguistica negli spazi partecipativi democratici, per identificare i bisogni degli utenti e capire le loro difficoltà nel comprendere le informazioni su questioni pubbliche. 
  • Lo sviluppo di strumenti di intelligenza artificiale che semplificano e rendono più comprensibili le informazioni per partecipare negli spazi democratici; questi dispositivi sono rivolti a persone con difficoltà di comunicazione o disabilità cognitive. 
  • Il design e l’implementazione di tre percorsi partecipativi sperimentali in tre diverse lingue, basati su un approccio deliberativo, coinvolgendo i tre target di progetto (persone con disabilità, anziane e con background migratorio), tenendo conto della prospettiva intersezionale. 

Per maggiori informazioni: Home (idemproject.eu) 

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