In occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, ActionAid condivide l’appello fatto da Papa Francesco durante le celebrazioni per il World Food Day alla FAO, ad andare oltre le emergenze per affrontare fame e denutrizione, causate da conflitti e cambiamenti climatici e ad affrontare il legame fra fame e migrazioni forzate andando alla radice del problema. Serve un patto mondiale per una migrazione sicura, regolare e ordinata.
Gli ultimi dati della FAO segnalano un aumento nel numero di affamati a livello globale, passati da 795 milioni nel 2015 a 815 milioni del 2016. Alla base di questo aumento ci sono i violenti conflitti e gli shock climatici, fattore quest’ultimo sempre più determinante sull’ insicurezza alimentare e le migrazioni forzate. Senza un radicale cambio di paradigma delle politiche alimentari non sarà, tuttavia, possibile liberare il mondo da fame e malnutrizione che colpisce in particolare i piccoli agricoltori, responsabili della produzione dell’80% del cibo a livello globale. Uomini e donne costretti ogni giorno a combattere con il mancato accesso al credito, al mercato e alla formazione.
Come sottolineato da ActionAid nel rapporto “Migrazioni, sicurezza alimentare e politiche di cooperazione”, la sicurezza alimentare e lo sviluppo agricolo e rurale possono svolgere un ruolo chiave sulle cause profonde delle migrazioni. A loro volta, le migrazioni possono costituire un pilastro fondamentale nella costruzione di sistemi alimentari sostenibili e nello sviluppo inclusivo.
Al fine di promuovere equità e sostenibilità nei sistemi alimentari e massimizzare l’impatto positivo delle migrazioni su di essi è necessario:
- investire nei beni pubblici ‐ quali acqua, energia, salute, istruzione ‐ e dare priorità all’agro‐ecologia, con l’obiettivo di migliorare la produttività dei piccoli agricoltori e adattare le produzioni agroalimentari agli effetti determinati dai cambiamenti climatici
- integrare la dimensione urbana e nutrizionale
- garantire l’accesso ai mercati dei piccoli agricoltori
- garantire l’assistenza tecnica, la ricerca e l’accesso al credito, in particolare per le donne.
ActionAid raccomanda, infine, alle Istituzioni europee e al Governo italiano di promuovere una narrazione positiva delle migrazioni, riaffermando in primis il rispetto della dignità e dei diritti umani, attraverso la netta distinzione fra le politiche di controllo migratorio e i programmi di cooperazione internazionale che devono essere orientati alla riduzione e allo sradicamento della povertà nel medio‐lungo termine.
Le politiche migratorie devono essere dunque coerenti con le politiche di sviluppo, contrastando l’approccio securitario al fenomeno della mobilità umana.
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