Questo sito utilizza cookie tecnici per migliorare la tua navigazione e cookie di analisi statistica di terze parti. I cookie di analisi possono essere trattati per fini non tecnici da terze parti.
Se accetti di navigare in questo sito, acconsenti all’uso di tutti i cookie e, in particolare, per permetterci di usare cookie di profilazione per aggiornarti sulle nostre attività in maniera personalizzata.
Se vuoi saperne di più Clicca qui.
Si calcola che nelle favelas brasiliane vivano più di undici milioni di persone (secondo i dati del Brazilian Institute of Geography and Statistics). Si trovano a ridosso delle principali città del Paese carioca: Rio de Janeiro, Belo Horizonte, San Paolo, Recife, Olinda e altre. Sono, in un certo senso, il rovescio della medaglia.
Le 3 più grandi favelas brasiliane…
… dove la vita è difficile…
Le favelas sono delle autentiche città. Alcune zone sono composte solo da baracche, in altre ci sono case di mattoni, anche se la povertà domina comunque su tutto. Non essendo riconosciute dallo Stato, i servizi come energia elettrica, acqua e fognature non sono garantiti.
Proprio come il posto in cui vivono, gli abitanti delle favelas, letteralmente, non esistono: molti di loro non hanno un documento d’identità e neanche un indirizzo. Fare un censimento dell’effettiva popolazione di una favela è quindi molto complicato.
Nelle favelas esistono in ogni caso delle “leggi”: da un lato ci sono i narcotrafficanti che si contendono il controllo della zona e cercano di imporre le proprie regole alla popolazione; dall’altro c’è la polizia che per far rispettare l’ordine non risparmia pestaggi e arresti sommari. Neanche i bambini purtroppo sono esentati da tutto questo.
… e dove la vita può anche cambiare
Nella situazione complicata e per certi versi estrema delle favelas brasiliane possono comunque nascere delle storie di speranza. Storie di persone che hanno deciso di non arrendersi. Come Thais che desiderava solo studiare. Ma un sogno del genere rischia di restare tale se si nasce in una delle favelas di Rio de Janeiro. Nonostante tutto, Thais si è impegnata con tutta sé stessa. Adesso, a 21 anni, si è iscritta all’università. Un grandissimo successo per lei e una buona notizia per tutti noi.
ActionAid è attiva in questi contesti per dare supporto alle comunità e garantire loro i diritti fondamentali.