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"Le valigie per il tanto sognato viaggio a New York sono quasi pronte. Mancano gli ultimi, frenetici preparativi dell’ultima ora. Tra lavoro, casa, impegni, volontariato, tutto viene fatto, di norma, all’ultimo minuto. All’improvviso squilla il cellulare: è ActionAid.
Mille pensieri… cosa ho dimenticato? Un report? Un bilancio? Sono anni, ormai, che con Mauro, mio marito, siamo fieri attivisti di ActionAid. Ma ora i miei pensieri sono al viaggio per il nostro decimo anniversario di matrimonio.
“Ciao Marina, la ministra Boschi ha appena confermato il nostro appuntamento per parlare di fondi antiviolenza”.
All’improvviso le valigie, New York, il lavoro passano in secondo piano.
Del resto sono mesi che siamo impegnati con la campagna #donnechecontano per monitorare l’utilizzo delle risorse pubbliche destinate a contrastare la violenza sulle donne, promuovendo un’azione di trasparenza nell’assegnazione e nella gestione dei fondi.
Essere attivista di ActionAid è una bellissima esperienza, perché ti permette di fare ciò in cui credi, secondo le tue possibilità, i tuoi tempi, le tue inclinazioni. Per me impegnarsi in una campagna sulle donne è stato un modo per tenere insieme il mio lavoro e la mia passione. Per questo nell’ambito della campagna ho dato il mio contributo nella ricerca di dati sulla regione Veneto (dove risiedo), approfondimenti delle leggi, valutazioni delle ricadute, analisi dei fatti di cronaca.
Tornata da New York, con ancora negli occhi le mille luci di Manhattan, parto quindi alla volta di Roma. Giovedì pomeriggio, direttamente dal lavoro, corro in stazione e prendo il treno. Sul vagone poche persone, ho il tempo e la concentrazione per continuare a studiare gli appunti che avevo preso. Inizio a sentire sempre di più la responsabilità di rappresentare i tanti attivisti che come me stanno lavorando su #donnechecontano. Mi chiedo se sarò all’altezza, ma allo stesso tempo sono orgogliosa di avere contribuito, insieme ad ActionAid, ad ottenere una Ministra che si occupa di Pari Opportunità, come chiedevamo da tempo.
Dopo una notte un po’ agitata, venerdì mattina incontriamo la Ministra Boschi insieme al Capo Dipartimento per le riforme istituzionali. L’incontro entra subito nel vivo, quando tocca a me parlare le mille paure piano piano scivolano via. Voglio essere chiara, sintetica, senza dimenticare nulla. Lo devo alle donne vittime di violenza, a cui ActionAid vuole dare voce e dignità, ai miei colleghi attivisti che come e più di me stanno lavorando a questo tema. E le parole scorrono veloci, non penso agli appunti presi. Parlo e racconto quello che so, quello che abbiamo visto noi di ActionAid grazie al lavoro svolto insieme. Ovvero: c’è bisogno di continuità nella distribuzione dei fondi e sul piano politico, bisogna dare a tutte le donne di tutte le Regioni le stesse opportunità, il Ministero deve diventare regia.
A fine incontro molte questioni restano aperte, la cosa certa è che da domani continuerò a dare il mio contributo alla campagna #donnechecontano, ad essere sentinella sul territorio, ad essere cittadina attiva. Le emozioni vissute in questa giornata mi hanno ripagato di tutto, anche della fatica di mettermi di nuovo in viaggio, per correre a casa e precipitarmi a Rua di Faletto, perché stasera mi aspetta una manifestazione musicale a favore di un progetto di ActionAid in Congo e bisogna preparare il banchetto. Ma questa è un’altra storia".