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Il giorno dell’inaugurazione di una scuola è sempre un giorno di festa, e ancora di più in Mozambico, dove il sistema scolastico fatica ancora a rispondere alle esigenze della popolazione. 

Noi di ActionAid siamo presenti nel paese dal 1988 e da 10 anni nei distretti di Manhiça e di Marracuene, dove lavoriamo in particolare per garantire un’istruzione di qualità agli studenti della scuola primaria.

Pochi mesi fa proprio a Marracuene sono state inaugurate le nuove aule di una delle scuole che abbiamo costruito, con l’obiettivo di garantire un ambiente scolastico sicuro e stimolante ai bambini che le frequentano. 

È stata anche l’occasione per incontrare Abigail, che ogni giorno percorre oltre 10 km per andare e tornare da scuola con grande determinazione.
“Cosa vuoi fare da grande?” le chiediamo, “Voglio diventare una dottoressa, per aiutare le persone della mia comunità”. È molto determinata ed è un aspetto che colpisce data la sua età. Fa anche parte del Consiglio d’Istituto, come rappresentante degli studenti. Per questo il giorno dell’inaugurazione delle nuove aule interviene anche lei, “Grazie alle nuove aule non dovremo più fare lezioni all’aperto per terra, con il caldo e con la pioggia, senza banchi e senza lavagna”. Una situazione purtroppo ancora diffusa in tutto il paese. 

Il contesto

Nel 1975, al momento dell’indipendenza dal Portogallo, il Mozambico ha ereditato un sistema scolastico carente: l’educazione coloniale era stata marcata da barriere razziali e l’accesso all’educazione era negato a gran parte della popolazione. In questo contesto gli analfabeti erano oltre il 90% della popolazione.

Nel 1983 venne avviata la riforma del Sistema Nazionale dell’Educazione, che prevedeva l’introduzione graduale della scolarizzazione obbligatoria per i bambini in età scolare e dava priorità all’alfabetizzazione degli adulti.

La riforma fallì a causa della guerra civile, terminata nel 1992. In quel periodo furono chiuse oltre 2.500 scuole e il 70% della rete scolastica si paralizzò. Solo dopo la firma dell’accordo di pace iniziò il processo di ricostruzione delle infrastrutture sociali distrutte. Ancora oggi, però, nonostante la ricostruzione e gli aiuti internazionali, la maggior parte della popolazione è analfabeta.

L’istruzione primaria è diventata ufficialmente gratuita e obbligatoria dal 2003. Da allora il numero di studenti è cresciuto rapidamente, con milioni di bambini che si sono iscritti, anche se circa metà degli aventi diritto ancora non frequenta le lezioni. 

Dal 2004 al 2011 i tassi di iscrizione scolastica sono aumentati del 42% per le classi 1-5, del 77% per le classi 6-7, del 166% per le classi 8-10 e del 319% per le classi 11-12 (secondo un rapporto del Ministero dell’Educazione del Mozambico del 2012).

Questo aumento improvviso di studenti ha esercitato un’enorme pressione sulle scuole pubbliche, creando situazioni di sovraffollamento e carenza di insegnanti. Il governo non è riuscito a rispondere adeguatamente e sono mancati insegnanti, materiali per l’insegnamento, aule e bagni sufficienti per tutti gli studenti iscritti nelle scuole del Paese.

Il nostro intervento

Da 10 anni interveniamo nei distretti di Manhiça e Marracuene, per garantire il diritto all’istruzione, costruire nuove aule, rifornire le scuole di acqua potabile e kit scolastici. 

In particolare gli ultimi interventi hanno riguardato la costruzione di 18 aule (11 aule a Manhiça presso la scuola di Manguendene, e 7 a Marracuene presso la scuola di Mbalane) che ora necessitano di attrezzature come banchi, sedie e materiale per l’insegnamento.

Per questo diventare Amico di ActionAid può fare la differenza. Il Mozambico è uno dei paesi dove interveniamo con più determinazione grazie alle donazioni dei nostri sostenitori.

Sono ancora circa 649.000 gli studenti che frequentano le lezioni all’aperto sotto gli alberi e molte le aule da rifornire con banchi, sedie, lavagne e materiale scolastico. 

Con soli 9 euro possiamo intervenire
per garantire a tutti e tutte un’istruzione di qualità.
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