La crisi di siccità che sta stremando la popolazione del Corno d’Africa non accenna a risolversi. Le previsioni per l’estate non sono buone e tutto fa pensare ad altri 3-4 mesi di siccità in Somalia, Kenya ed Etiopia, con pesanti ripercussioni sulle condizioni di salute della popolazione.
Solo in Somaliland – lo stato autoproclamatosi nella parte settentrionale della Somalia – si contano oltre 10.200 casi di grave dissenteria e colera, con 265 morti. In Etiopia la situazione è ancora peggiore, con oltre 33.600 casi e 780 morti.
In Kenya, dove la situazione dal punto di vista dell’epidemia di colera registra 509 casi registrati, è gravissima la crisi alimentare, dovuta all’aumento del prezzo delle derrate alimentari, che scarseggiano a causa della rallentata produzione dovuta alla siccità. Qui sono già 2,6 milioni le persone in situazione di grave insicurezza alimentare e si teme che la stima possa salire fino a 3,5 milioni in agosto.
In Somalia è già carestia conclamata: 2,5 milioni vivono una situazione di crisi alimentare, 700mila già in emergenza grave.
Per soccorrere la popolazione ActionAid è presente nei tre paesi, in collaborazione con partner locali. Sono varie le attività che stiamo portando avanti dall’inizio dell’emergenza.
In Somalia 1250 famiglie sono state rifornite con scorte di cibo. Sono stati inoltre installati container di acqua potabile in 3 regioni e istituito un programma di voucher monetari.
Continuano inoltre le distribuzioni dei “dignity kit”, contenenti il necessario per l’igiene personale (sapone, assorbenti, etc…).
In totale sono state così aiutate quasi 55.000 persone, in maggioranza donne. Nel mese di luglio è prevista un’altra distribuzione di scorte di cibo destinate a 23 villaggi.
Anche in Kenya ed Etiopia sono in previsione distribuzioni di cibo e dignity kit per le donne.
Date le previsioni meteo, ci sarà molto da fare anche nei prossimi mesi.