Assolto per non aver commesso il fatto. Questo il verdetto del “processo al pomodoro” che si è svolto ieri all’Istituto Scolastico “F. Insolera” di Siracusa.
“In diritto penale esiste il corpo del reato, ovvero lo strumento attraverso il quale viene commesso il reato: questa è la definizione corretta del pomodoro, che, anzi, è l’elemento offeso dal reato come lo siamo tutti noi. I responsabili da perseguire sono tutti coloro che in nome del profitto non si preoccupano, ad esempio della genuinità dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole o del rispetto dei diritti dei lavoratori. Il pomodoro è assolto”.
Il pomodoro è stato giudicato sulla base di 4 capi d’imputazione che hanno costituito il pretesto per parlare di varie problematiche: dall’attentato alla salute che rimanda alla contraffazione dei prodotti alimentari, alla concorrenza sleale, dal caporalato all’inquinamento ambientale.
Il processo si è svolto alla vigilia del Vertice di G7 di Taormina, in programma il 26 e 27 maggio. Organizzato insieme al Cesvi e sostenuto dall’AICS, l’iniziativa fa parte del progetto “Agente 0011: gli studenti delle scuole italiane si attivano sul territorio per città più sostenibili e inclusive (SDG11) e per un’Italia più responsabile verso l’Agenda 2030”, che mira a sensibilizzare i giovani studenti su temi quali la tutela dell’ambiente, la sicurezza alimentare e l’economia sostenibile.
Gli studenti hanno affrontato così alcuni delle problematiche che i Grandi della Terra saranno chiamati ad affrontare durante il Vertice. Dal dibattimento è emersa ad esempio in maniera forte la necessità di ridurre le disuguaglianze, in particolare quando, affrontando il capo d’imputazione di caporalato, si è parlato dello sfruttamento di migranti in fuga da fame, guerre e povertà.
Da Siracusa parte dunque per Taormina la richiesta di adottare urgentemente politiche risolutive, sostenibili e rispettose dei diritti umani, per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile previsti dall’Agenda 2030.
A raccontare le diverse fasi del confronto è stata la penna del disegnatore Gianluca Costantini insieme ai ragazzi degli Istituti Scolastici Insolera e Rizza: