Questo sito utilizza cookie tecnici per migliorare la tua navigazione e cookie di analisi statistica di terze parti. I cookie di analisi possono essere trattati per fini non tecnici da terze parti.
Se accetti di navigare in questo sito, acconsenti all’uso di tutti i cookie e, in particolare, per permetterci di usare cookie di profilazione per aggiornarti sulle nostre attività in maniera personalizzata.
Se vuoi saperne di più Clicca qui.
Un nome che è diventato sinonimo di danza, passione e impegno. Un nome, quello di Carla Fracci, che vorremmo fosse al centro di un film.
Carla Fracci non avrebbe nemmeno bisogno di presentazione. La sua storia come ballerina è stata lunga e ricca di soddisfazioni. Nata a Milano nel 1936, figlia di un tramviere, nella sua carriera ha danzato con ballerini del calibro di Rudolf Nureyev, Henning Kronstam, Erik Bruhn, Gheorghe Iancu, Roberto Bolle, e si è esibita con alcune delle più prestigiose compagnie internazionali, come London Festival Ballet e Royal Swedish Ballet.
A dire il vero, Carla Fracci non è del tutto nuova alla recitazione. Basti pensare che dalla sua Giselle, ballata con il danzatore danese Erik Bruhn, ne fu tratto, nel ’69, un film. Inoltre, la Fracci ha impersonato Giuseppina Strepponi, seconda moglie di Giuseppe Verdi, nell’omonimo sceneggiato della RAI, Verdi, andato in onda nel 1982.
Siamo felici di presentare il progetto “Danza con Carla”, una campagna di crowdfunding per realizzare il primo e unico film-documentario sulla vita di Carla Fracci, una delle protagoniste assolute della danza mondiale. Un vero e proprio archivio segreto, che custodisce momenti magici di arte e bellezza, sarà aperto e condiviso per la prima volta con tutti gli appassionati. Il film raccoglierà momenti pubblici e scene di balletti inediti per ripercorrere un pezzo di storia del nostro tempo.
Insieme alla realizzazione del film - intitolato semplicemente Carla e firmato dalla regista Rita Riboni - i fondi raccolti grazie al crowdfunding sosterranno il nostro lavoro nelle scuole italiane per superare pregiudizi e stereotipi di genere attraverso il gioco, lo sport e la danza. Il progetto coinvolgerà anche insegnanti e genitori e privilegerà le aree periferiche e marginalizzate.
Con queste parole, la Fracci spiega perché ha deciso di raccontare la sua vita in un film: “È importante superare barriere e pregiudizi che impediscono ai giovani di accedere in modo sano e gioioso allo sport, alle attività artistiche e alla danza. Si tratta di strumenti potenti per una crescita consapevole, soprattutto per quelle bambine e quei bambini che non hanno possibilità materiali”.
Una storia, quella della Fracci, fatta di umanità, resilienza e inclusione; un esempio di come si possa realizzare il cambiamento, a partire da sé stessi. Da bambina sfollata nella seconda guerra mondiale fino a diventare étoile internazionale della danza, sempre pronta a portare l’arte e la magia della danza ovunque, dai teatri alle piazze.
Una vocazione al cambiamento che è propria anche di ActionAid: “Lavoriamo in oltre 40 Paesi del mondo al fianco degli individui e delle comunità più povere e marginalizzate per ridare loro potere e realizzare un mondo equo e giusto per tutti. Ringraziamo Carla Fracci per aver scelto di essere ambasciatrice di ActionAid e ispirare le persone a lottare contro le ingiustizie sociali, gli stereotipi e la mancanza di opportunità”, dichiara Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid Italia.