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Non ci si fida più delle persone, ma ci si fida di tutto ciò che è scritto online.
E spesso questa strada apre le porte a xenofobia, nazionalismi, discorsi di odio, omofobia e misoginia dimenticandosi equità e solidarietà.
Con questa consapevolezza, all’interno del progetto Brave New YOU – Reloaded è nata la campagna online #MyInclusiveEurope: nell’ambito degli youth exchange internazionali, i giovani partecipanti si scambieranno storie personali e buone pratiche per la decostruzione di stereotipi e l’elaborazione di proposte politiche volte a porre le basi di un’Europa più inclusiva.
Il progetto europeo Brave New YOU - Reloaded nasce all’interno del quadro Erasmus+, il programma dell’Unione Europea per l’Istruzione, la Formazione, la Gioventù e lo Sport. Ha l’obiettivo di sviluppare nuove capacità e fiducia tra le diverse comunità giovanili - avvicinandole a livello locale e internazionale - per creare insieme un'Europa più inclusiva e aperta. I partecipanti sono 50 giovani provenienti da 10 paesi (Belgio, Estonia, Germania, Grecia, Italia, Macedonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Svezia) chiamati a confrontarsi e a condividere le loro esperienze sui discorsi d’odio per costruire insieme narrazioni alternative.
“Grazie a Brave New YOU – Reloaded stiamo riunendo diversi gruppi di giovani europei e creando le opportunità necessarie affinché diventino essi stessi attori attivi per realizzare un’Europa più aperta e inclusiva. Il progetto, attraverso un processo di capacity building, darà a questi giovani la possibilità di diventare leader della comunità, identificare e decostruire racconti di odio e costruirne altri più inclusivi” afferma Federico Rucco, Project Manager Brave New YOU per noi di ActionAid Italia.
In Italia stiamo lavorando con un gruppo misto formato da attiviste impegnate sul tema della parità di genere e del diritto alla cittadinanza e giovani che arrivano da un percorso di ricostruzione della fiducia in sé stessi finalizzato al reinserimento lavorativo. Attraverso l’analisi critica del proprio contesto, in particolare del racconto che di esso si fa sui media, il gruppo sta imparando a riconoscere e decostruire le narrazioni d'odio e/o discriminatorie.
L’obiettivo? Proporre contro-narrazioni finalizzate alla costruzione di una società più aperta e inclusiva.