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Oltre 10 ragazze e ragazze giovani impegnati a far nascere una radio online.
Approfondimenti su temi globali e locali, come le migrazioni e le discriminazioni di genere. Momenti informativi dedicati all’emergenza Covid19 e al lockdown. Ma anche momenti di svago con ricette, interviste e musica all’insegna della scoperta e dell’inclusione.
È Radio Kivuli, rifugio in lingua swahili, il progetto radiofonico lanciato e animato dai nostri attivisti con l’obiettivo di dare un punto di riferimento e dialogo concreto.
Un modo per ritrovare un senso di comunità, anche a distanza. Una risposta creativa nell’emergenza quando i legami comunitari rischiano di indebolirsi e aumenta il senso di isolamento e solitudine.
La quarantena, la mancanza di luoghi fisici di incontro, le preoccupazioni per il futuro post pandemia hanno spinto il gruppo di giovani a trovare un nuovo modo di stare assieme e dare un senso nuovo alla parola partecipazione. Ognuno a casa e a distanza ma in continuo contatto per costruire il palinsesto e le trasmissioni. Un’esperienza positiva che resterà oltre il lockdown e proseguirà nei prossimi mesi.
“In un momento come quello che stiamo vivendo risulta fondamentale mettere in campo una serie di strategie a supporto dei giovani, aiutandoli a trovare il modo di esprimersi e di interagire. Il nostro obiettivo è quello di costruire delle trasmissioni di approfondimento che servano a pensare insieme alla ricostruzione del tessuto sociale dopo questa emergenza, a partire dal rispetto dei diritti di tutti” dichiara Antonio Liguori, community mobilizer della nostra unità Community Engagement e Campaign.
Tre i format che danno vita alle diverse puntate.
Stia a casa (chi può): un percorso alla scoperta di esperienze italiane capaci di rispondere in maniera innovativa e solidale alle sfide della società.
Non ci resta che… mangiare: un viaggio alla scoperta della cucina locale, interculturale e da quarantena con un approfondimento sui temi delle disuguaglianze globali e diritto al cibo.
Oltre il confine: un mix fra intrattenimento e informazione. Alcun artisti emergenti animano spazi musicali, creativi e poetici alternati a interviste a personalità della politica, del giornalismo, della cultura e delle battaglie civili.
“Per la rubrica che seguo, Oltre il confine, esce oggi la prima puntata, nella quale affrontiamo la questione della regolarizzazione dei migranti. Un tema tornato in auge nel dibattito politico perché, nell’emergenza sanitaria, si è dovuto necessariamente riconoscere il ruolo strutturale di tutti i lavoratori invisibili, come i braccianti nella filiera agroalimentare. Abbiamo parlato di una regolarizzazione che vada al di là della logica del profitto e della convenienza economica per diventare invece una questione di dignità lavorativa e di giustizia sociale. Speriamo di esserci riusciti” afferma Laura Cirino, attivista e membro della redazione.
Radio Kivuli è su Spreaker.
Online già disponibili i podcast delle prime trasmissioni e ogni settimana nuove puntate e approfondimenti.