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"Soffermatevi un attimo a pensare a tutte le volte che trasalite, toccati emotivamente da una vicenda di violenza sulle donne dall'altra parte del mondo, perché ciò accade tutti i giorni qui a fianco a voi."
Il suo percorso artistico legato ai graffiti e successivamente alla street art nasce nella seconda metà degli anni '90. Dopo aver completato gli studi all'Accademia di Belle Arti Brera a Milano, si sposta a Budapest per valorizzare la sua arte.
I frequenti viaggi tra Italia ed Europa le permettono di partecipare a eventi, convention e mostre nazionali, come il PAC di Milano, e internazionali, come “La Tour Paris 13” di Parigi, e di lavorare per aziende quali Budweiser, Fiat, Raitunes, Amica Magazine, La Rinascente, Adidas. Nel 2011 apre il suo studio a Berlino, dove un paio di anni fa ha inaugurato “Apartament A”: uno spazio underground destinato ad ospitare attività culturali di ogni genere. Lo scorso anno, inoltre, ha partecipato al progetto di scambio culturale “Womenpower” che ha coinvolto tantissime donne tra attiviste, artiste, politiche, giornaliste e fotografe provenienti da Italia, Germania e Bosnia Erzegovina.
"Questi centri sono una necessità, l'aria che manca quando vi sentite soli e impotenti. La chiusura dei centri antiviolenza è di per sé un atto di violenza dello Stato."
Oggi, è qui a protestare con #CLOSED4WOMEN dando forma e colore alle storie di donne che hanno subìto violenza.