Lavoriamo ogni giorno a fianco delle donne per ridurre la disuguaglianza di genere e lottare contro ogni forma di violenza. Non solo nel Sud del mondo, ma anche in Italia.
Ecco cosa facciamo:
- lavoriamo nelle scuole insieme agli insegnanti con percorsi di educazione di genere, per combattere gli stereotipi.  Nei panni dell’altra è pensato per ragionare con bambini e adolescenti sulle tematiche di genere attraverso attività ludiche e momenti di riflessione, contrastando i meccanismi alla base del bullismo e della violenza di genere;
- con la campagna “Sulle spalle delle donne” puntiamo l’attenzione sull’iniqua distribuzione del lavoro di cura. Basti pensare che le donne dedicano il 19,2% della loro giornata al lavoro familiare mentre gli uomini solo il 6,7%. Secondo ActionAid le disuguaglianze di genere nell’accesso al lavoro retribuito e a cariche politiche hanno origine in cause sociali e culturali che definiscono la cura della casa e della famiglia come un compito prettamente femminile.  Per questo chiediamo da tempo a Governo e Parlamento di investire maggiormente sugli asili nido, per raggiungere l’obiettivo di presa in carico del 33%: questo avrebbe positive ricadute sull’occupazione femminile;
- grazie al progetto europeo WEGO! formiamo operatrici dei centri antiviolenza di Padova, L’Aquila e Reggio Calabria, in maniera che siano in grado di rispondere sempre meglio alle richieste di chi è costretta a rivolgersi a loro. Essendo coinvolti centri di diversi paesi europei, sarà possibile condividere e scambiare buone pratiche. In totale saranno formate 35-50 operatori e coinvolgeremo 200 donne che frequentano i centri. I training, alcuni già svolti, oltre a parlare della lotta alla violenza di genere, affronteranno i temi del lavoro, dall’inserimento all’imprenditorialità , dei servizi all’infanzia, della partecipazione alla vita pubblica;
- lottiamo contro le mutilazioni genitali femminili, di cui sono vittima ancora oggi 200 milioni di donne e bambine nel mondo. In Italia, grazie al progetto AFTER, lavoriamo con le comunitĂ migranti originarie di paesi a tradizione mutilatoria, organizzando percorsi di empowerment per le donne e di sensibilizzazione per gli uomini.
L’8 marzo è la Festa della Donna, ma per noi l’8 marzo è tutti giorni, a fianco di tutte le donne del mondo.