L’impegno di ActionAid e CGIL per rimettere al centro dell’agenda politica il diritto delle giovani generazioni a costruire il proprio futuro.
Anche se in diminuzione rispetto agli ultimi 10 anni, nel 2022 il tasso di incidenza di NEET nel nostro Paese è ancora tra i più alti d’Europa: il 19% contro l’11,7% della media europea, con cifre più alte al Sud e tra le donne. A questo si associa un tasso di disoccupazione giovanile elevato (il 18%, quasi 7 punti superiore a quello medio europeo), con una quota di giovani in cerca di lavoro da almeno 12 mesi tripla (8,8%) rispetto alla media europea (2,8%). Sono 4 milioni 870 mila (il 47,7%) le persone di età compresa tra i 18 e 34 anni che hanno mostrato almeno un fattore di deprivazione tra quelli definiti dall’ISTAT, con quote più elevate di deprivazione negli ambiti Istruzione e Lavoro (20,3%), Coesione sociale (18,2%) e Territorio (14%).
Uno scenario che alimenta anche la forte emigrazione di giovani dal nostro Paese: Il 44% di coloro che hanno lasciato l’Italia nel 2022 era un giovane tra i 18 e i 34 anni.
A questo scenario occorre aggiungere che il 75% delle persone che in Italia ritiene di convivere da anni con uno o più disturbi della sfera psicologica appartiene alla Generazione Z, con punte addirittura dell’81% nel caso delle ragazze. Nel 2022, il 44% di coloro che ha lasciato l’Italia aveva tra i 18 e i 34 anni, la maggioranza sono donne. A scegliere l’estero sono, quindi, le due categorie tra le meno tutelate nel mercato del lavoro nazionale.
Vi è evidentemente una “questione giovanile” che dev’essere attenzionata.
Dal 2021, ActionAid e Cgil collaborano per contribuire a migliorare le politiche pubbliche rivolte alla popolazione giovanile del nostro Paese. Partendo dalla pubblicazione dello studio NEET Tra disuguaglianze e divari. Alla ricerca di nuove politiche pubbliche per i giovani dello scorso anno, le due Organizzazioni vogliono continuare a dar voce alle e ai giovani che vivono in Italia e portare all’attenzione delle istituzioni le rivendicazioni delle nuove generazioni, che non ci si può più permettersi di trascurare.
L’Italia ha, oggi più che mai, l’opportunità, ma anche il dovere, di avviare dei processi di riforma e di miglioramento delle politiche che possano contribuire a rendere efficaci i percorsi di inclusione socio lavorativa rivolti alle e ai giovani. Bisogna farlo soprattutto per dare risposte a coloro che si trovano in condizioni di vulnerabilità, che vivono in contesti fragili del nostro Paese, che hanno smesso di cercare un lavoro stabile e dignitoso e che non vengono intercettati dalle politiche pubbliche. È necessario offrire alle e ai giovani delle opportunità concrete di lavoro stabile, dignitoso e ben pagato.
Le politiche pubbliche rivolte alle e ai giovani devono essere rimesse al centro del dibattito pubblico e istituzionale. Serve un deciso cambio di passo, e una reale attenzione capace di migliorare le condizioni delle e dei giovani che vivono nel nostro Paese.
Giovani in pausa, a cui viene chiesto di accontentarsi da troppo tempo, ma che invece hanno il diritto di ripartire e costruire il proprio futuro.
Photocredit: Darlyn Joyce Catoto, partecipante al progetto Lavoro di Squadra di ActionAid
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Le schede informative e gli approfondimenti analitici sono stati realizzati da ActionAid e CGIL nell’ambito della campagna Giovani in pausa.