#SportVsBullismo
I giovani di MABASTA promuovono la prima Giornata Nazionale Sport VS bullismo.
La pandemia ha tolto molto ai giovani, interrompendo la didattica a distanza e cancellando occasioni di socialità.
Per favorire, anche con metodi alternativi, la partecipazione e l’associazionismo abbiamo lanciato alcuni mesi fa il Fondo Youth-Led, selezionando iniziative di risposta all’emergenza Covid19 guidate da giovani.
L’iniziativa di MABASTA
Tra i 15 progetti selezionati, l’iniziativa 1000-0 Sport Vince Bullismo Perde, dei ragazzi di MABASTA, Movimento AntiBullismo Animato da STudenti Adolescenti, che porteranno il loro modello di contrasto al bullismo in 3 scuole della provincia di Lecce.
In linea con il progetto 1000 a 0 – Sport Vince Bullismo Perde, i ragazzi di MABASTA hanno deciso di dare vita alla prima “Giornata Nazionale SPORT vs BULLISMO“, un giorno in cui tutto il mondo dello sport si unisce come fosse un’unica grande squadra per far sentire la propria voce nell’affermare che lo sport si schiera sempre e comunque contro ogni forma di bullismo e cyberbullismo fra giovani.
“Dai primi di agosto stiamo lavorando per portare la nostra lotta al bullismo anche fuori dalle aule scolastiche dove eravamo partiti nel 2016” racconta Mirko Cazzato, team leader dell’iniziativa “abbiamo pensato allo sport, perché è seguito da tutti e insegna valori che sono ottimi presupposti per combattere discriminazioni e bullismo”.
Le federazioni sportive al fianco dei giovani
Così è nata l’idea di istituire la giornata del 22 febbraio, che si realizza interamente online data la contingenza.
Campioni, giocatori, sportivi, federazioni, squadre, ma anche semplici cittadini, giovani e non, possono pubblicare post, immagini e video col chiaro intento di far passare il messaggio che Sport batte Bullismo 1000 a 0.
Sul web la pagina dedicata alla giornata nella quale sono riportati i tanti “compagni di squadra”, come il Comitato Italiano Paralimpico, Sport e Salute (Coni), 30 Federazioni nazionali, la Lega Calcio Serie B, la Lega Volley Serie A e tante squadre e team.
“Siamo elettrizzati – commenta Mirko – il modo in cui il grande mondo dello sport italiano ha dimostrato vicinanza e collaborazione al nostro progetto ci ha letteralmente scioccati e, allo stesso tempo, caricati con un’energia incredibile. Vedere tanti Presidenti di Comitati e Federazioni Nazionali che scrivono, si complimentano e dichiarano sostegno a dei “ragazzini” come noi, ci fanno pensare che c’è davvero del buono nel mondo e che anche per noi giovani c’è la speranza di essere ascoltati e di contribuire, nel nostro piccolo, a creare cambiamento e innovazione. Ci stiamo augurando che siano in tanti ad aderire alla Giornata, anche semplici ragazze e ragazzi come noi che fanno sentire la loro voce e vicinanza al tema”.
“Iniziative come queste sono fondamentali per far sì che le scuole siano sicure, eque e inclusive – commenta Corinne Reier, Community Engagement Officer di ActionAid – e si inseriscono appieno nella visione e nell’approccio di ActionAid. I nostri progetti e le nostre iniziative supportano in particolare la voce dei e delle giovani, le iniziative direttamente ideate e coordinate da loro, per costruire delle alternative dal basso a bisogni che non trovano soluzioni o responsabilità anche del mondo adulto. Il tema del contrasto alle discriminazioni e alle violenze a scuola è oggetto del nostro progetto Youth for Love, così abbiamo costruito con MABASTA una sinergia che speriamo sia duratura ed efficace”.
Youth for love
Oltre al 22 febbraio, il prossimo appuntamento condiviso con MABASTA sarà l’evento finale del progetto Youth for Love, che si terrà in parte in modalità on-line e in parte off-line, il 9 e 10 marzo prossimi.
Noi di ActionAid siamo infatti impegnati in prima linea per prevenire e contrastare violenze e discriminazioni a scuola, grazie al progetto Youth for Love, co-finanziato dal programma REC dell’Unione Europea , che ha sviluppato un intenso programma educativo nelle scuole superiori di quattro Paesi europei (Italia, Grecia, Belgio e Romania). Inoltre, uno degli strumenti efficaci per raggiungere migliaia di giovani in Italia, anche in periodo di pandemia, è stato il webgame gratuito.
Per mappare bisogni e risorse degli adolescenti, nell’ambito del progetto, è stata realizzata anche un’indagine su 150 ragazze e ragazzi di 3 scuole superiori di Milano, per capire conoscenze e attitudini nei confronti di stereotipi e violenza di genere.
E’ emerso chiaramente che bullismo e cyberbullismo sono le due forme di violenza più comuni e che caratteristiche fisiche (73,3% dei e delle rispondenti), orientamento sessuale (67,1%) e sesso (57,1%) sono alla base di comportamenti violenti a livello fisico e psicologico.
Gli atti di violenza che si verificano più spesso sono dare nomignoli, insultare e spettegolare e mettere in giro voci su qualcuno, mentre tra i primi tre comportamenti identificati come violenza troviamo picchiare qualcuno, fotografare o riprendere qualcuno durante il rapporto sessuale e diffondere le immagini e insultare. La violenza avviene sia dentro (in particolare corridoi/cortile, bagni della scuola e le classi) che fuori dalla scuola (parchi, piazze e in generale nei luoghi dove i/le giovani si incontrano). Particolarmente significativo anche il fatto che ben il 55% dei ragazzi e delle ragazze non sa a chi rivolgersi (persone o servizi di supporto) in caso di violenza all’interno della scuola (61,2% nel caso in cui si tratti di persone o servizi esterni).
Tutte casistiche affrontate nel webgame Youth4love, che tramite storie a bivi, permette a chi gioca di comprendere come ciascuna scelta può avere ripercussioni sulla propria vita e quella degli altri.
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